ASL A DUE VELOCITÀ, MEDICI SPECIALIZZANDI CON PEDIGREE E SENZA…

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(f.n.) – Ed anche se volessimo passare oltre l’argomento “straordinari”, non sarebbe possibile…Siamo spiacenti per il “sistema”, ma la letterina del direttore amministrativo dell’Asl Amedeo Blasotti, in cui si rileva la presenza di un eccesso di straordinario nel comparto, continua a provocare deduzioni e riflessioni del tipo: ma…fa sul serio? Ma…lo straordinario e la moltiplicazione degli zeri sugli stipendi dei medici e dei biologi, impegnati nella campagna vaccinale, contro ogni logica che non sia quella del favoritismo amicale o del familismo, al Blasotti quando verrà in mente di considerarli? Qualche giorno fa abbiamo pubblicato la lettera di un gruppo di medici specializzandi, che diedero immediatamente la loro disponibilità, al piano di somministrazione dei vaccini, previsto dal bando di arruolamento della Regione Campania. Ricordiamo che tutti i medici furono inseriti in una graduatoria regionale, per essere poi suddivisi in altre graduatorie, una per Asl, secondo criteri non specificati nel bando; ricordiamo inoltre che tutte le Aziende convocarono tutti i medici disponibili, tranne l’Asl di Caserta che convocò soltanto i primi 60, di una graduatoria di 288 medici specializzandi, perché secondo la direzione, gli altri 228 “non servivano”. Il preambolo è doveroso perché la storia dei medici specializzandi, che soltanto all’Asl di Caserta “non servono” è da manuale, soprattutto a fronte della truppa di specializzandi “scelti” che il Dg Russo cooptò dalla Federico II…e che non risulta siano impegnati direttamente sul campo…ma potremmo sbagliarci, o no? Innanzitutto, ce la va sans dire che, impegnare lo specializzando nella campagna vaccinale, soprattutto di questa portata, anche all’occhio e al giudizio del profano, appare la cosa più sensata e più corretta, che possa prevedere l’Unità di Crisi per fronteggiare la pandemia. Detto questo, visto che il “tutto completo” dell’Asl di Caserta dipende dagli straordinari che la stessa Asl, consente e concede, sempre ad un numero limitato di privilegiati, ci si chiede se il direttore amministrativo dell’Asl, pensa di essere credibile quando bacchetta quelli del comparto. Il Blasotti tenta di togliere la pagliuzza dall’occhio destro dell’Asl e non s’avvede che nel sinistro c’è una trave?. Ed in cosa consisterebbe la serietà dell’Azienda da lui amministrata?, nell’impegnare i medici specializzandi dal giusto pedigree, nei siti più consoni alla carriera, anche se con la materia della specializzazione, il sito in oggetto, non ha nulla in comune? Uno specializzando in Igiene, tanto per fare un esempio, dovrebbe essere impegnato nel Dipartimento di Prevenzione e non nella direzione sanitaria di un Presidio Ospedaliero, al momento Centro Covid, a meno che, non appartenga alla dinastia di chi ha ricoperto cariche senza averne titolo, nel silenzio assenso circostante e continua, sempre con il silenzioso e servile compiacimento dei più, a fare ciò che crede.  I medici specializzandi che sono rimasti “a terra” perché “non servono”, come dicono quei visconti di sangue reale dell’Asl, non si meraviglierebbero se conoscessero la “maravillosa historia” dell’Asl più hermosa che c’è. Chissà se era loro mai capitato, di assistere alla luminosa escalation di uno che fa il Ds senza i titoli richiesti, poi persegue la sospirata specializzazione in Igiene, presso il dipartimento di cui è direttore un suo sottoposto e frequenta i corsi di una grande e “potentissima” docente che incidentalmente è componente dell’Oiv, organismo di valutazione dell’Asl di cui, ama guarda!, il grazioso specializzando è Ds…Forse, se i medici specializzandi, oggi giustamente sdegnati, si soffermassero un attimo, su quanto appena ricordato, non avrebbero più alcun motivo di stupirsi…In aggiunta e a dimostrazione che la realtà, talvolta supera la fantasia, informiamo i medici specializzandi, che la corsa semi abusiva di quel fortunatissimo ex specializzando, non si è ancora fermata, perché continua a ricoprire cariche abusive come la direzione sanitaria di un altro Presidio, oltre ad essere direttore di una Uoc che non si comprende quanto ed in quale misura, goda della sua illuminata presenza…e poiché la verità sacramentata dai fatti, ustiona in genere il posteriore, l’interessato continua ad avventurarsi lungo i sentieri della querela, ignorando che potrebbe essere investito di ritorno dall’accusa di calunnia…Hasta la suerte!