EMERGENZA COVID, MEDICI SPECIALIZZANDI:” L’ASL STA UTILIZZANDO IMPROPRIAMENTE I MEDICI USCA”

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CASERTA – Convinti che l’Asl di Caserta debba essere commissariata al più presto onde evitare ulteriori danni al territorio sia dal punto organizzativo sia dal punto di vista dell’immagine ormai massacrata, pubblichiamo senza commento alcuno, il comunicato di un gruppo di medici specializzandi impegnati nell’emergenza Covid, esprimendo loro piena ed incondizionata solidarietà. “Vi inviamo questa nota in merito agli ultimi accadimenti che sono stati “sponsorizzati” su varie testate giornalistiche ed anche al TGR Campania, delle “vittorie” dell’ASL Caserta nella lotta alla pandemia di COVID19 che oramai ci assedia da più di un anno-si legge nel comunicato- Ci presentiamo: siamo un gruppo di medici specializzandi, che abbiamo risposto subito, senza indugi, ad un bando di arruolamento d’urgenza bandito dalla Regione Campania per fare la propria parte nella vaccinazione della popolazione, precisamente “Procedura d’urgenza per l’acquisizione di disponibilità al conferimento di incarichi di lavoro autonomo a medici specializzandi per l’attuazione del piano di somministrazione dei vaccini anti SARS-COV2 presso le Aziende Sanitarie della Regione Campania”, indetta con disposizione prot. n. 252 del 24/03/2021 dell’Unità di Crisi della Regione Campania. I medici che hanno dato la loro adesione a questo bando sono stati prima inseriti in una graduatoria regionale unica (visionabile sul sito https://personalessr.regione.campania. it/pages/bandipssr/bandipssr.index. php) e poi “arbitrariamente” suddivisi dalla Regione Campania in base ad un criterio non noto e non specificato nel bando, forse la residenza/domicilio, in ulteriori  graduatorie, una per ASL, composte da egual numero di medici, che sono state poi inviate alle diverse ASL della Regione, ognuna con circa 250-300 medici. Tutte le ASL della Campania hanno convocato TUTTI i medici disponibili nella graduatoria e li ha arruolati, naturalmente eccezion fatta per l’ASL di Caserta, che ne ha attualmente convocati solo i primi 60 di una graduatoria di ben 288 medici, a cui tra l’altro non tutti hanno aderito. Ci sono altri 228 medici disponibili a prestare la loro opera fermi, che non sono stati convocati. La risposta della ASL Caserta alle domande rivolte sul perché questo, è stata che “non servono”. Ció ci lascia letteralmente basiti, dato l’importanza della vaccinazione in questa fase della lotta al virus,  e dalla numerosità della popolazione assistita dell’ASL di Caserta di oltre 1 milione di abitanti, maggiore di quella di altre ASL che invece hanno arruolato tutti i medici disponibili. Ci si interroga addirittura sui farmacisti vaccinatori!! Dunque, perché? Noi ci abbiamo pensato ed una risposta ce la siamo data. Non conviene vaccinare tutta la popolazione quanto prima possibile, o meglio, non conviene ai “pochi” che ci stanno lavorando e stanno guadagnando bene, facendo straordinari su straordinari retribuiti  40 euro l’ora, arrivando a superare di gran lunga le 48 ore di lavoro  settimanali previste dal D. Lgs. n. 66/08.04.2003 “Riforma della disciplina in materia di orario di lavoro in attuazione delle direttive 93/104/Ce e 2000/34/Ce”, non rispettando nemmeno le 11 ore di riposo forzato.  Meglio abbondare e far riempire le tasche quanto più possibile ai pochi eletti, arrivando a stipendi lordi a 5 cifre!! Dunque meglio non dispiegare la “potenza di fuoco” di  228 medici sul campo, perché altrimenti ci sarebbe meno lavoro per i pochi favoriti, e forse la campagna vaccinale finirebbe pure troppo presto. Tra l’altro per le vaccinazioni, l’ASL di Caserta sta utilizzando impropriamente i medici USCA, medici “pescati” da una famosa graduatoria il cui bando fu pubblicato a dicembre 2020 molto “in sordina” sull’albo pretorio, personale che dovrebbe invece esser adoperato per l’assistenza domiciliare dei pazienti COVID19 positivi e non usato per le vaccinazioni, per cui è stato bandito apposito bando. Ma poi questi medici USCA rispettano le 24 ore settimanali previsti dal contratto, o anche loro lavorano a più non posso macinando ore su ore settimanali obbligandoli anche a non dormire la notte per raggiungere un prelibato monte ore mensile di lavoro di oltre 250-300 ore? Da tutto ciò  sembra che questa campagna vaccinale sia un qualcosa che faccia più piacere ai pochi “favoriti” che ci stanno lavorando e che stanno guadagnando stipendi di capogiro, che come servizio utile alla popolazione stessa. Si potrebbe fare molto di più da subito, aumentando le somministrazioni giornaliere riportate dal TGR, organizzando più giornate  tanto pubblicizzate di vaccinazioni open con turni più forzati avendo le forze “fresche” a disposizione da mettere in campo, ma non lo si fa. Senza nemmeno dover scomodare i farmacisti, personale non medico a cui non può esser chiesto un atto. Forse non conviene, ma la domanda è… ‘a chi’?”

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