ASL, IL PRIMO “VACCINANDO” DI OGGI DICHIARA: PERFEZIONE MILITARE E SCORTESIA AMMINISTRATIVA…

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%name ASL, IL PRIMO “VACCINANDO” DI OGGI DICHIARA: PERFEZIONE MILITARE E SCORTESIA AMMINISTRATIVA…(f.n.) – La comunicazione istituzionale dell’Asl segna tristemente il passo, mentre l’informazione libera, nelle sue svariate e variopinte sintesi, rimbalza, fortunatamente senza filtri, attraverso l’immaginario collettivo, generando stupore ed interrogativi…Oggi è un giorno davvero speciale e “cuore, coratella, fegato e coronarie” saranno messi a dura prova dalla ridda di emozionanti notizie, che giungono a raffica dai confini dell’impero de noautri…Audite audite…A rendere l’ensemble stupefacente e ad aprire un ventaglio di possibilità, premianti per tutti, assicurando de facto, bonarie assoluzioni per l’ostinata arroganza di un potere gestionale, assoluto e monolitico, che oggi si sentirà legittimato a perpetuarsi, hanno contribuito sia il sindaco di Teano, che ha conferito la cittadinanza onoraria al Dg dell’Asl Ferdinando Russo e coloro che hanno sollecitato investiture per Michele Tari, dirigente del controllo di gestione dell’Asl. L’ipocrisia dilagante, al momento sta limandosi le unghie con indifferenza, nella certezza che in omaggio al politically correct, di certe cose non si parli e soprattutto si evitino i commenti. Sbagliato! Dopo avere pubblicato valanghe di interrogativi sulle “nebulose sanitarie”, puntualmente senza risposta ed evidenziato macroscopiche inefficienze e marchiani favoritismi, pretendere persino che si taccia, equivale a spudoratezza e mancanza di senso logico. Del resto, non potremmo tacere anche volendo…Infatti, una telefonata di poco fa, proveniente dal primo vaccinando della lista di oggi, che questa mattina alle 8 in punto ha varcato la soglia della caserma della Brigata Garibaldi, per sottoporsi appunto alla vaccinazione contro il Covid 19, rivendica attenzione e soprattutto una attenta riflessione. Il signor X, questa mattina, accompagnato dalla sua compagna, peraltro magistrato, entrato nella tenda adibita a centro vaccinale, si dirigeva nel punto in cui doveva essere censito. “Al centro dell’area vengo interpellato da un signore in giacca e cravatta e occhiali fumé, seduto ad un “bancariello”, che risulta essere un dipendente amministrativo dell’Asl – dichiara il vaccinando n°1 della giornata – premetto che mi trovavo in un particolare stato d’animo- continua- Infatti, notando con quanta efficienza, puntualità, signorilità e cortesia, le forze armate sopperivano, come sempre del resto, alle nostre molte carenze ed inefficienze, mi sentivo particolarmente orgoglioso, di essere stato, a mia volta, ufficiale dell’Esercito. Erano i tempi in cui la caserma si chiamava Ferrari Orsi ed ospitava la Scuola Truppe Meccanizzate e Corazzate. Ho voluto evidenziare la perfetta organizzazione dei militari e l’atmosfera di cortese accoglienza che quell’impiegato, con i suoi modi e la sua arroganza, ha rischiato di vanificare”. Il signor X appare piuttosto adirato e prima ancora di entrare nei particolari si dichiara disposto ad andare fino in fondo, qualora qualcuno, nella fattispecie l’interessato, osasse dichiarare che ciò che verrà riferito non corrisponda alla verità dei fatti. “L’impiegato dell’Asl inizia a pormi domande sensibili sulla mia salute…soffre di allergia, prende farmaci…io rispondo di essere cardiopatico e di assumere ben otto farmaci al giorno, ma allo stesso tempo mi stupisco che sia un amministrativo a pormi certe domande. Non indossava camice, né divisa alcuna, quindi non vi era alcun dubbio… non poteva essere né un medico, né un infermiere né un oss né un operatore sanitario…Io chiedo quindi di ricevere il vaccino Pfizer …l’impiegato in maniera poco cortese risponde: “Siamo noi che decidiamo quale vaccino iniettare…”. A quel punto la mia compagna che è peraltro un magistrato, interviene e precisa che sicuramente non è lui, (l’impiegato) a decidere quale debba essere il vaccino da somministrarmi e che io non avrei prestato consenso alla somministrazione di un tipo di vaccino differente da quello cui avevo in precedenza dato il consenso”. Da quel momento in poi pare sia cambiata la musica…fortunatamente…Il signor X ignora comunque che il signore in giacca e cravatta che presiede a “tutto” è il direttore del controllo di gestione che tra l’altro, nonostante faccia l’amministrativo, pare sia un medico, ma questo ovviamente, non cambia di una virgola, l’assurdità dell’accaduto. A quale titolo, ci chiediamo infatti, il direttore del controllo di gestione dell’Asl, formula le domande e decide quale vaccino debba fare un cittadino?, non vorremmo apparire petulanti ma la domanda sorge spontanea…ma è serio tutto ciò?, no…dal momento che una gentile signora 82enne, messa al corrente dell’accaduto dal signor X e dalla sua compagna che non le avranno risparmiato i particolari,  ha riso fino alle lacrime… come ha riso fino alle lacrime ed oltre, quando le è stato raccontato che in un’altra occasione un altro medico che aveva dimenticato la cortesia nella tasca posteriore dei pantaloni da lavoro, alla richiesta di una cittadina di poter usufruire del vaccino Pfizer perché era affetta da una serie di problemi di una certa importanza, peraltro documentati e documentabili, questo principe di sangue reale, prestato al centro vaccinale, rispondeva tagliando corto:… “allora scrivo che lei rifiuta il vaccino”: delizioso …assolutamente delizioso…la signora rideva …ovviamente per non piangere…Hasta la vista!