OSPEDALE SAN ROCCO, GLI ANESTESISTI E LO “SMONTO E RIMONTO” ALLA FACCIA DEL RIPOSO E DEL PAZIENTE

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(f.n.) – L’Ospedale San Rocco di Sessa Aurunca potrebbe essere ribattezzato come Presidio dei Paradossi…Se pensiamo alle sbattute in petto dei timorati di Dio che si affrettavano a prendere le distanze dai medici assenteisti, che il prode Dg De Biasio, ligio al dovere e alle regole, si era affrettato a licenziare e alle intercettazioni degli interessati che, sostenevano che, in termini di assenteismo, al San Rocco avrebbero dovuto sanzionare tutti…la domanda sorge spontanea: ma questi signori della regola spartana, della disciplina ferrea, dell’onore prima di tutto, della serietà sopra ogni umana debolezza, del rispetto a qualunque costo, questi signori che presiedono all’osservanza della norma e alla traduzione della legalità da mera parola a fatto concreto e modus vivendi, che ruminano leggi e punizioni, appollaiati a Via Unità d’Italia, turris eburnea, dalla quale diramare le loro apostoliche indicazioni, cosa fanno, oltre a prendere atto delle indagini giudiziarie?, in quale maniera esercitano il controllo, onde evitare che lassismo, anarchia, sopruso, irregolarità e via col tango, diventino materia prima per un’azione giudiziaria, alla quale si affretteranno ad applaudire, scattando sull’attenti? A qualcuno della sacra trimurti di Via Unità d’Italia, viene in mente, ad esempio, di spolverare la memoria a proposito di ciò che prevede la direttiva europea 88/2003, in materia di orario di lavoro del personale del SSN?, e di conseguenza la legge 161 del 2014 che la recepisce? No eh?, e come la mettiamo con le amnesie di comodo dei vertici ed il riposo biologico dei medici, che non viene rispettato?, e il famoso giochetto libero ed  incontrollato del “montoesmontocontinuo” dei medici anestesisti in convenzione, provenienti da altri presidi ospedalieri dell’Asl, chi lo controlla, chi lo dirige e chi lo consente?, a chi punge vaghezza di controllarne la regolarità?, chi firma i turni?, chi li approva?, chi continua con il metodo collaudato e rilassante e scansa responsabilità del “nonvedononsentononparlo”?,  e quando si fanno 36 ore di seguito senza mai riposare per caso dovremmo pensare, che si tratti di dedizione alla causa, a colpi di 720 euro lordi a turno?, e quali garanzie offre al paziente un medico rianimatore che porta sulle spalle il peso di due turni e dispari di servizio?, e la norma europea che consente di sforare al massimo di 45 h mensili…chi controlla che sia rispettata?, e gli eroi che fanno 36 ore di fila, arrivando da un Ospedale e prendendo servizio in un altro, non si limitano ad infrangere regole scritte e regole morali che prevedono la piena efficienza al capezzale di un malato, ma fregano anche l’erario, perché, non rispettando le ore di riposo previste, sono costretti a lasciare circa un’ora prima un Ospedale e montare circa un’ora dopo nell’altro…Ed anche se si trattasse di mezz’ora soltanto, le ore di lavoro non sarebbero quelle previste e moltiplicando i 30 minuti, per tutto il tempo che è durato l’andazzo fino ad oggi…si tratterebbe comunque di una somma illegittimamente guadagnata. A questo punto viene in mente quel commento del novembre del 2020, quando un anestesista scrisse a margine di un articolo, che ci si doveva sciacquare la bocca prima di parlare degli anestesisti…per quel che ci riguarda, lor signori invece, dovrebbero fare il bagno intero nel sacro Gange prima di fiatare…e non finisce qui, perché all’appello delle convenzioni, non mancano neppure quelle pediatre che, considerando il San Rocco un Ospedale che non imprimeva grande impulso alla carriera, avevano chiesto il trasferimento altrove e che …non disdegnano affatto di tornarci, per i turni notturni, sempre per la modica somma di 720 euro per volta…Sappiamo che non cambierà nulla e che la direzione generale dell’Asl farà orecchie da mercante…sappiamo che a nessuno verrà in mente di controllare ciò che firma, perché se così fosse stato, non saremmo qui a chiederci angosciati in quali mani sono i pazienti, Comprendiamo e soprattutto siamo consapevoli che in un sistema, in cui per essere qualcuno, si entra a capo chino spinti ed accompagnati, per usare un linguaggio figurato, dal calcio nel posteriore che spetta ai segnalati e ai raccomandati, più di un sommesso “scusi non so se posso osare di respirare” non possiamo sperare o aspettarci di ascoltare. Hasta la suerte e la verguenza!