CASERTA – #LoSportMeritaRispetto, è il grido che atleti e gestori di attività sportive affiliate Asi (Associazioni Sportive e Sociali Italiane) hanno alzato ieri in occasione di tre flash-mob tenutisi in provincia e volti a sottolineare la situazione emergenziale in cui lo sport vige, senza chiare linee che ne definiscano la ripresa, in tutta Italia. «Abbiamo, finora, tristemente collezionato solo promesse – dichiara Nicola Scaringi, presidente regionale Asi – ma nessuna certezza. Ci sono palestre ed altre attività sportive che, dopo la chiusura dell’8 marzo 2020, non hanno più alzato i battenti e non sanno come potranno farlo in vista della possibilità prevista dal Governo il prossimo 1 giugno. Se da un lato i centri sportivi hanno avviato le proprie attività, dall’altro va considerato che rappresentano solo una minima percentuale del totale. Il resto è lì che attende». «Siamo chiusi da 14 mesi, abbiamo incassato pochi ristori e tante promesse – commenta Carmela D’Amico, presidente dell’ASD Dynamika di Calvi Risorta – ma adesso è ora di darci indicazioni chiare. Non vogliamo far altro che riaprire le nostre associazioni sportive, sapendo di poterlo fare seguendo dettami precisi che siano garanzia di sicurezza per noi e per i nostri associati, e riprendere a seguire le nostre passioni. Tutti i comparti si stanno normando, siamo rimasti solo noi a fare da fanalino di coda». Al grido di aiuto – che fa eco anche all’iniziativa portata avanti dal presidente nazionale Asi, senatore Claudio Barbaro, di inserire, finalmente, il diritto allo sport nella Costituzione Italiana – si sono uniti tanti associati Asi che hanno scelto di testimoniare l’adesione alla campagna #LoSportMeritaRispetto in due luoghi simbolo di Terra di Lavoro – l’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere e la Reggia di Caserta – e tanti giovani atleti presso il centro sportivo «Benedetta Ferone» di Casolla di Caserta ove ha sede la scuola calcio ASD De Lucia. «Il momento continua ad essere grave e richiede la massima attenzione – conclude Scaringi – speriamo che il Governo ascolti il grido d’aiuto del mondo dello sport».