Nuova chiusura di un viadotto….quando si aprirà?
di Giulia Bosco
E via così, un altro ponte è stato chiuso e la vita di altre comunità si complica ulteriormente nella semi indifferenza di chi amministra i territori.
L’Amministrazione Provinciale di Latina, ieri 13 aprile, ha disposto di urgenza la chiusura del ponte viario che collega la Campania ed il Lazio, e più specificatamente i comuni di Sessa Aurunca (CE) e Castelforte (LT); con la seguente motivazione che si legge nell’ordinanza numero 13 del 13/04/21: …evidenziate numerose criticità strutturali “gravi ed estesi scartellamenti dell’intradosso della trave di bordo lato valle, della scarpata centrale, con espulsione di rilevanti porzioni di copriferro e corrosione dei fili di precompressione che in qualche caso risultano completamente ossidati e quindi tracciati….ha evidenziato tra l’altro che allo stato attuale non si può escludere il rischio di una rottura improvvisa della trave di valle”!
Per questo motivo, è stata interdetta qualsiasi tipo di attività sul ponte in questione, sia gli attraversamenti con mezzi a motore che attraversamenti pedonali.
Questa interdizione comporterà gravi disagi per le popolazioni dei due comuni limitrofi, separate dal fiume Garigliano che costituisce sì un confine di regione, del quale però non si è mai tenuto conto dal punto di vista sociale rendendo le due comunità intimamente interconnesse.
Da sempre, infatti, c’è stata una forte commistione sociale tra le due comunità, che hanno costituito intrecci familiari, lavorativi e commerciali tra le due sponde del Garigliano e con la chiusura di ieri, per continuare a intrattenere i normali rapporti, saranno costretti a lunghi giri automobilistici per raggiungere il centro di Castelforte o la vicina Maiano – frazione del comune di Sessa Aurunca.
Da oggi è possibile utilizzare solamente il ponte sulla diga di Suio, già per altro a ridotta carreggiata da oltre un decennio e quindi con traffico vietato per i mezzi furgonati e per il trasporto pubblico, oppure il ponte alla foce del Garigliano in comune di Minturno; in entrambe i casi, un aggravio di decine di chilometri per andata e ritorno.
Questa mattina, in prossimità del cosiddetto ponte di Maiano, c’è stata la “consueta” sfilata di tecnici e rappresentanti dei due comuni, tutti con aria meravigliata per quanto disposto dall’Amministrazione Provinciale di Latina…stupore e meraviglia che sinceramente poteva essere ampiamente evitato, se chi di dovere avesse esercitato negli anni addietro, la corretta sorveglianza dell’opera stradale.
A rigore di logica, è stato un evento che poteva essere previsto.
Perché diciamo questo?
Perché il ponte fluviale di Maiano, non è un opera di ingegneria realizzata un paio di anni fa…è stato costruito nella prima metà degli anni cinquanta del secolo scorso dal Consorzio di bonifica di Sessa Aurunca grazie all’opera meritoria della Cassa per il Mezzogiorno, unico vero volano di sviluppo del meridione…dopo la fine della Cassa, c’è stata la fine per il territorio.
Oltre settant’anni di vita per una struttura in cemento armato, sono un tempo enorme alla luce degli studi sul materiale di questi decenni, per cui una corretta vigilanza ed all’occorrenza una corretta manutenzione forse avrebbero evitato la drastica chiusura attuale, della quale si è fissata una data di partenza – 13 aprile 2021 – ma della quale, siamo pronti a scommetterci, non si vedrà una fine vicina nel tempo.
D’altra parte, che la struttura andava monitorata, lo si poteva anche dedurre da un campanello d’allarme suonato pochi anni prima, quando nel 2015 crollo il ponte canale che portava acqua per irrigazione dal comune di Sessa Aurunca a quello di Castelforte…sempre di proprietà del Consorzio di bonifica sessano. Oggi, a distanza di quasi sette anni, il ponte canale giace ancora spezzato dentro al fiume, a poche decine di metri dal ponte stradale chiuso ieri, con un ordinanza di interdizione alla navigazione fluviale (sempre dell’Amministrazione Provinciale di Latina) della quale tutti i pescatori della zona e i diportisti estivi se ne infischiano.
Oggi Latina, nell’ordinanza scrive che c’è il rischio di una rottura improvvisa della trave…quindi poteva succedere una tragedia?
Qualche anno fa, cadde il ponte canale che trasporta solo acqua per le campagne, ma sul ponte stradale di Maiano ci passano di tutti, dai ciclisti agli autobus del servizio pubblico…cosa poteva succedere, e di chi sarebbero state le responsabilità se qualche povero disgraziato ci avesse lasciato la pelle?
Fortunatamente questa tragica eventualità è stata scongiurata grazie ad un fato favorevole, ma quanto servirà ora per poter far riabbracciare le due comunità in maniera serena e senza tanti chilometri da percorrere?
In provincia di Caserta, negli ultimi anni, è stato un susseguirsi di chiusure di ponti senza che vi sia stata mai una programmazione seria o un intervento per poter permettere a intere comunità di tornare ad utilizzare gli attraversamenti fluviali più vicini e più comodi…basti pensare al ponte sul Volturno a Vairano, o quello di Brezza, il ponte sull’Agnena a Cappella Reale o il ponte sulla foce del lago Patria a Castel Volturno e recentemente anche il ponte sul Volturno alle porte della città di Castel Volturno, ma anche e soprattutto il ponte sempre sul Volturno all’interno della città di Capua; solo per citarne alcuni, tutti chiusi da anni, vari di essi chiusi da decenni senza soluzione di continuità…fino all’odissea dei ponticelli sui canali della bonifica di Baia Domizia, due ponticelli di 4 o 5 metri l’uno, chiusi da due anni e appena riaperti al traffico veicolare in senso unico alternato. Soluzione provvisoria definitiva, come si usa in Italia.
Anche sulla vicenda ponti, ogni tanto qualche politico di fama regionale, a turno, si desta dal torpore ed annuncia imminenti azioni risolutive…ma il risultato è sempre sfavorevole per le popolazioni costrette a giri interminabili per raggiungere destinazioni a pochi metri dalle proprie case…come nel caso di Castel Volturno e ora di Maiano/Castelforte.
Alla politica Regionale del Lazio e della Campania ed alle amministrazioni provinciali di Caserta e Latina, si consigliano meno passerelle e più olio di gomito…la gente aspetta che gli risolviate i problemi, non che andiate solo in giro a sistemare transenne e muri.