NAPOLI – Prosegue il piano vaccinale della Regione Campania, ma continua in maniera del tutto confusionale dimenticandosi di intere categorie che, una volta immunizzate, potevano far si che la vita riprendesse in maniera normale ed impedire il disagio sociale ed economico di queste ultime ore, che purtroppo vede protagonisti le diverse categorie, come gli esercizi commerciali essenziali, che pur rimanendo aperti per garantire l’approvvigionamento alimentare e quindi al contatto diretto da quando è iniziato la crisi pandemica con centinaia di consumatori, dai mercatali agli operatori della ristorazione, mettendo in crisi finanche l’impegno sociale delle categorie religiose come sacerdoti e volontari della catechesi. Parliamo delle categorie produttive o essenziali delle nostre città come i commercianti e gli impiegati pubblici ai sacerdoti che avrebbero potuto svolgere in maniera più sicura per la loro incolumità e delle comunità di appartenenza le funzioni della settimana di Pasqua ormai passata. Un paradosso tutto italiano, da un lato si dice che il commercio essenziale, funzioni religiose e uffici pubblici, anche se per quest’ultimi è garantito una percentuale in lavoro agile, posso continuare le loro attività dall’altro non si adoperi per avviare una serrata campagna vaccinale per questi operatori con il risultato che parte del commercio è fermo, quello alimentare è aperto ma gli operatori non sono stati vaccinati, le funzioni religiose in presenza si possono celebrare ma viene fatto divieto di poter svolgere gli incontri per il catechismo stesso per gli operatori del pubblico impiego dove si chiede di garantire tutti i servizi per i cittadini ma anche in questo caso vaccini zero. Ormai è più di un anno che l’Italia combatte con due virus: quello sanitario dato dal covid-19 e quello socio-economico dato dalle sue conseguenze. E’ arrivato il momento di affrontare in maniera netta e paritetica i due problemi senza far più proclami ma iniziando una vera campagna vaccinale, anche a costo di non rispettare gli accordi con l’unione europea e provvedere in maniera autonoma all’acquisto dei vaccini, così da garantire la riaperture di tutto il mondo produttivo dalle palestre al mondo dell’agroalimentare,ristorazione al commercio, dello spettacolo passando anche per la cura dello spirito, e del volontariato, che per molte persone risulta fondamentale in un periodo buio come questo, facendo finalmente tornare a vivere le nostre città in tutto il loro splendore sociale culturale ed economico. Per tutte queste motivazioni, invieremo una missiva al Prefetto di Napoli e alla Curia Arcivescovile, per sollecitare gli organismi preposti alla risoluzione immediata delle problematiche sopra esposte, frutto di un continuo e serrato confronto con tutte le categorie interessate. Così gli esponenti del partito di Giorgia MELONI, Fratelli d’Italia , Marco CERRETO, Vice Presidente dell’Assemblea Nazionale, Alfredo CATAPANO, Enzo SCHIAVO, Roberto DELLA RAGIONE e il Rappresentante della Destra Sociale, Rosario LOPA