ROMA – “È, finalmente, giunto, oggi, in Parlamento, il momento di assumerci le nostre responsabilità, per dare a circa 26mila giovani aspiranti avvocati le risposte che cercavano, ma, soprattutto, per restituire loro un meritato, degno e dignitoso futuro”.
Così, la Senatrice del Gruppo Misto, Sandra Lonardo, nel corso del suo intervento in discussione generale, in Senato, del Ddl ‘Abilitazione all’esercizio della professione di avvocato durante l’emergenza COVID-19′.
“La politica – ha proseguito – ha l’obbligo, anche morale, di garantire un futuro alle giovani generazioni del nostro Paese.
Ho più volte chiesto, fin da quando, il 16 aprile dello scorso anno, per prima, sollevai la questione, facendomi portavoce delle istanze della categoria dei giovani praticanti avvocati, presentando una interrogazione all’allora Ministro della Giustizia Bonafede, che venissero trovate soluzioni per non lasciare questi giovani professionisti sospesi in un limbo senza tempo”.
“Ringrazio, pertanto, il Ministro della Giustizia, Prof.ssa Marta Cartabia, – ha proseguito – per aver trovato una soluzione che garantisca un esame svolto in sicurezza, ma comunque serio e altamente selettivo. Tuttavia, si poteva sicuramente fare qualcosina di più per questa categoria, da troppo tempo trascurata dal mondo politico… i miei emendamenti andavano proprio in tal senso”.
“Ed in tal senso – ha concluso la Sen. Lonardo – va anche la mia proposta di legge, frutto di oltre un anno di continue interlocuzioni con la categoria, volta a superare l’attuale disciplina risalente al 1933. Ecco perché mi auguro che, dopo l’approvazione del provvedimento odierno, si voglia davvero prendere in considerazione l’esigenza di rendere di nuovo efficace e meritocratica la selezione dell’esame di Stato, ormai troppo vecchio per adempiere ai suoi compiti”.