BENEVENTO, REPLICA DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA MARTIGNETTI ALLE DICHIARAZIONI DI PRESIDENTE VERGA

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ALFREDO MARTIGNETTI BENEVENTO, REPLICA DELLASSESSORE ALLA CULTURA MARTIGNETTI ALLE DICHIARAZIONI DI PRESIDENTE VERGA
Alfredo Martignetti, Assessore alla Cultura di Benevento

BENEVENTO – “La città di Benevento ringrazia la Regione Campania per aver scelto Benevento ed in particolare il meraviglioso Auditorium Sant’Agostino, per ospitare il Concerto di Pasqua che sarà trasmesso su Rai Due. Una nuova vetrina nazionale per le bellezze della Città, esaltate dalle performance di artisti di grandissimo prestigio. Un appuntamento che inorgoglisce e che in ogni caso avrebbe dovuto mettere tutti d’accordo i ‘fan’ di Benevento. –

dichiara l’assessore alla Cultura Spettacoli Teatrali e Musicali, Alfredo Martignetti –
Invece, si è distinto anche in questo particolare momento, Antonio Verga, Presidente del Conservatorio ‘N. Sala’.
Verga non ha avuto timore a scrivere che: “…la città di Benevento in dispregio dei 5.000 morti della Campania, brinda con uno spettacolo registrato per la RAI”.
Adesso, fermo restando lo squallore dell’accusa che rispedisco al mittente per conto dell’intera comunità, e dopo aver ribadito ancora come Benevento sia stata scelta quale sede dello spettacolo (proposta prontamente accettata), mi chiedo fino a che punto possa spingersi il Presidente del Conservatorio senza poi trarne le dovute conseguenze.
Se non convincono le misure di sicurezza e le prescrizioni indicate dalle autorità sanitarie per manifestazioni come quella dell’Auditorium Sant’Agostino, se gli eventi nazionali allestiti e patrocinati dai Ministeri competenti sono addirittura considerati “in dispregio” delle vittime Covid, se si coltivano giudizi tanto negativi sulla comunità d’appartenenza o almeno sulle Istituzioni che la rappresentano, e se finanche si precludono occasioni ai ragazzi del Conservatorio minando l’immagine stessa dell’Istituto beneventano, perché si occupa ancora quel ruolo?
So bene che dietro molte delle critiche che vengono sollevate si nascondono spesso ragioni di appartenenza politica, capisco ma non posso giustificare questo livello così infimo che, oltre a qualificare i protagonisti, non rende giustizia alla qualità civile e culturale della nostra città”.