“Il riconoscimento dell’IGP per l’olio extravergine di oliva campano, rappresenta un potenziale strumento di valorizzazione della produzione. Un passo importante è stato compiuto con la pubblicazione in GU per andare incontro alla meta: ottenere l’Indicazione geografica protetta per l’olio extra vergine di oliva regionale” – Lo ha annunciato Nicola Caputo Assessore regionale all’Agricoltura dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 71 del 23 marzo 2021 del comunicato del Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali, con il relativo disciplinare di produzione. Al termine dei 60 giorni previsti per eventuali opposizioni, il dossier sarà inviato ai competenti Servizi della Commissione europea a Bruxelles per completare l’iter previsto dal Regolamento UE 1151/2012 per la registrazione della denominazione.
“La Campania – spiega Caputo – risulta la quarta regione olivicola italiana per quantità di olio prodotto e la sesta per superficie olivetata con 72.230 ettari. Nel 2010 la produzione di olive in Campania ha raggiunto i 2.5 milioni di quintali che rappresentano il 7.5 % della produzione. L’obiettivo, anche in Campania, è di dare l’opportunità agli oli del territorio e quindi ai produttori, un marchio di tutela ampio, con una denominazione geografica nota, che dia maggiore visibilità e istintività al prodotto, oltre che di poter disporre di una massa critica di prodotto a marchio di origine, da destinare soprattutto al mercato estero. Si è ormai consapevoli che le grandi sfide dell’olio italiano di qualità sui mercati si vincono solo attraverso azioni intelligenti e di ampio respiro, come lo è un IGP regionale, assieme alle produzioni territoriali di eccellenza già tutelate da marchi DOP (in Campania sono 5), che generalmente hanno canali di vendita diversi e specifici”
“Importante è stato il contributo del Comitato promotore Olio IGP, un lungo lavoro di mediazione tra le varie olivicolture campane, che ha consentito di raggiungere questo primo traguardo. L’Olio IGP Campania, ora va sostenuto anche presso le competenti autorità europee, perché può diventare il primo importante tassello per costruire finalmente una politica di filiera del settore dell’olio di oliva in Campania. Solo mettendo in campo scelte strategiche aggreganti e di sistema – conclude l’Assessore regionale Nicola Caputo – si potrà tornare ad essere competitivi sui mercati in un momento difficile per l’agroalimentare tipico e di qualità”.