OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 140

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(f.n.) – Se il Dg dell’Aorn di Caserta, Gaetano Gubitosa, avesse messo in conto l’emergenza Covid, le sue complicanze, i tempi terribilmente lunghi ma soprattutto l’incognita storica ospedaliera, sempre in agguato sui cornicioni dell’utile momentaneo, della convenienza e del ricatto…e tutte quelle buche virtuali di cui è disseminata la prateria del Sant’Anna, al di là del Covid 19, ebbene, forse… ci avrebbe pensato su due volte, prima di usufruire di questo complicato, scatto di carriera. Ma… quelli come lui, pensano sempre di avere una marcia in più e… un colpo al cerchio ed uno alla botte, sono convinti di riuscire a sfangarla. Non è stato così ed i suoi “davvero troppi” peccati di presunzione, oggi rischiano di favorire e far guadagnare terreno a chi è addestrato a pattinare sulle altrui scivolate.  Dalle sceneggiate sullo straordinario e alle apparenti “necessarie” riduzioni, allo sventolio della “fascia”, ancora di là da venire; dalla carenza di personale, alla mancata strategia risolutiva della controversia sull’articolo 9; dal  voler apparire agli occhi dei signori della Regione, efficiente a tutti i costi, perseverando, talvolta, in decisioni che cozzano contro il più elementare buon senso, alla passività con cui sembra assecondare capricci e partigianerie interne, che gettano nel ridicolo l’intero Ospedale, alla evidente mancanza dell’energia necessaria per bussare all’attenzione delle sue due aiutanti di campo e “pretendere”, un controllo accurato dei servizi e dell’ingranaggio che muove a piacimento di qualcuno, l’intero Ospedale…ebbene…di peccati di presunzione, il Dg Gubitosa,  ne ha commessi parecchi…Non sarebbe male fermarsi un attimo a riflettere sulle cose serie, intimamente legate a questo drammatico momento,  a cominciare dal Covid modulare, che talvolta si ha l’impressione, essere situato in un altro pianeta, considerato il silenzio che incombe sul lavoro, lo stress, il sacrificio cui gli infermieri, sempre in numero ridotto rispetto alle reali necessità, sono sottoposti…Qualcuno della direzione sanitaria, per caso, si è creato il problema se il personale inviato al Covid modulare, sia all’altezza del compito delicato ed estremamente gravoso che è chiamato a svolgere?, …a qualcuno della direzione sanitaria, per caso, viene in mente di indagare sulle possibili, anzi più che probabili, manfrine interne ai reparti, favoritismi e raccomandazioni in virtù dei quali, qualcuno… i reparti Covid non li ha mai visti neppure di striscio?, o se, per caso, il personale interno al modulare, sia ancora costretto ad utilizzare le barelle come attaccapanni o come strapuntino per un pò di sosta?, il fatto stesso che siano stati necessari mesi, per indurvi a chiudere la seconda Rianimazione, che ostinatamente volevate tenere aperta, per far vedere che siete più bravi degli altri, ma soprattutto per non “intoppare” i signori anestesisti, che avrebbero potuto creare problemi, la dice lunga, sia sul “fegato” che vi ritrovate tutti e tre, sia sul riguardo e sul rispetto nei confronti di chi si tumula per diciotto ore, dentro ad un cubo…Non osiamo neppure immaginare cosa significhi, quel silenzio, quel senso di inevitabile, quell’isolamento spirituale de facto, che li fa essere e sentire, non meno coinvolti di chi, all’esterno, attende notizie di un congiunto. Gran bella palazzina quella “grigiotopospentoinfondoalparco”…ma, non crediamo sia questo il tempo dello splendido isolamento…I controlli, la giusta attenzione, il rigore e all’occorrenza le sanzioni dovrebbero caratterizzarvi ed invece siete lì, pronti a soccombere con l’occhio stellato, al primo bluff che a quelli del cerchio magico, verrà in mente di architettare. Il momento è assai drammatico, ma la gente priva di scrupoli continua ad esistere nonostante tutto e ad approfittare di ogni occasione. Drizzate le spalle, inspirate profondamente e al primo segnale di pericolo, raccogliete le idee e cercate di memorizzare tutto ciò che è successo nelle ultime ore…se per caso vi sono richieste inevase, se per caso qualche sindacato ha fatto o bellill per dimostrare ai suoi iscritti che si è sempre attivi. E al momento opportuno, se non sarete solleciti nel comprendere il messaggio, ci sarà sempre qualcuno che forzerà la mano…Ecco che cosa dovevate sapere quando, baldanzosamente, avete creduto che per dirigere un Ospedale come il Sant’Anna e San Sebastiano sarebbe bastato fare il diplomatico alla Ferrante, prendendo il caffè con l’uno e il drink con l’altro …