– di Germán Gorraiz López * –
“Le guerre saranno più rare poiché la responsabilità dei loro effetti è sentita da tutti coloro che le promuovono e le incitano” (Juan Bautista Alberdi in “Il crimine di guerra”.)
L’irruzione mediatica di Edward Snowden, ex tecnico di Booz Allen, subappaltatore della CIA, ha confessato di essere l’autore materiale delle fughe di notizie al The New York Times e The Guardian sul programma PRISM (spionaggio delle telecomunicazioni responsabile della National Security Agency (NSA), avrebbe scatenato tutti gli allarmi nella CIA prima dell’evidente pericolo di scoprire gli indicibili segreti degli scantinati segreti dell’establishment. Putin avrebbe giocato i suoi brutti scherzi con maestria e dopo aver concesso asilo temporaneo a Snowden, è apparso davanti al Mondo come paladino della difesa dei Diritti Umani pur consapevole della nuova dinamica azione-reazione tipica degli scenari della Guerra Fredda in cui le relazioni russo-americane saranno coinvolte da questo momento (Guerra Fredda 2.0).
Ritorno alla Dottrina del Contenimento o Dottrina Truman
Le ultime e dure dichiarazioni di Joe Biden sulla Russia (“Putin è un assassino”) e la velata minaccia di nuove sanzioni anticiperebbero un’escalation delle tensioni tra NATO e Russia, dopodiché è prevedibile che gli Stati Uniti utilizzeranno le richieste della Polonia come scusa completare la quinta fase del dispiegamento dello scudo missilistico in Europa (Euro DAM) che simboleggerà l’irruzione della Guerra Fredda 2.0. Ciò significherà il ritorno alla Dottrina del contenimento (Dottrina Truman), le cui basi furono stabilite da George F. Kennan nel suo saggio “The Sources of Soviet Behaviour” pubblicato sulla rivista Foreign Affairs nel 1947 e le cui idee principali sono riassunte nel cita “il potere sovietico è impermeabile alla logica della ragione ma molto sensibile alla logica della forza”.
Come ha spiegato Brzezinski sulla rivista National Interest nel 2000, “gli europei saranno più immediatamente esposti al rischio nel caso in cui un imperialismo sciovinista rinvigorisca la politica estera russa”, delineando così un piano che implicherebbe l’espansione della NATO a limiti insospettati nel 1990 e l’implementazione del nuovo sistema di difesa antimissile europeo, (European Phased Adaptative Approach (EPAA). Detto sistema è in realtà uno scudo antimissile globale in cui missili Interceptor posizionati su piattaforme mobili possono colpire obiettivi in uno spazio comune (basato su dati trasmessi da tutti i radar e sistemi di ricognizione optoelettronici), con l’obiettivo machiavellico di seguire un primo attacco a sorpresa degli Stati Uniti che distruggerebbe il potenziale nucleare russo nel proprio territorio, neutralizzando successivamente la replica russa per mezzo di missili di stanza in Polonia.
Dopo i disaccordi sorti tra Stati Uniti e Russia sulla dichiarazione unilaterale di indipendenza di Kosovo, Agfasia e Ossezia del Sud, Barack Obama avrebbe parcheggiato il progetto Anti-Ballistic Missile Shield (NDM), sostituendolo con “un nuovo anti-missile mobile sistema di difesa” con l’intenzione di fare della Russia un partner necessario per salvaguardare la pace e la stabilità nel mondo. Tuttavia, nel settembre 2009, il presidente Obama (sotto la pressione dell’establishment o del potere ombra degli Stati Uniti), ha approvato l’attuazione del nuovo sistema di difesa antimissile europeo (European Phased Adaptative Approach (EPAA)), che in realtà è uno scudo antimissile globale in cui missili intercettori posizionati su piattaforme mobili possono colpire obiettivi in uno spazio comune (sulla base dei dati trasmessi da tutti i radar e sistemi di ricognizione optoelettronici). Inizialmente, la Russia e la NATO hanno deciso di cooperare alla creazione del scudo antimissile per l’Europa nel novembre 2010 al vertice bilaterale di Lisbona, poiché era vitale per Mosca che la NATO offrisse garanzie reali che questo sistema non avrebbe preso di mira la Russia e avesse un documento legalmente vincolante.
Nuova corsa agli armamenti
Le ultime e dure dichiarazioni di Joe Biden sulla Russia (“Putin è un assassino”) e la velata minaccia di nuove sanzioni alla Russia anticiperebbero un’escalation delle tensioni tra NATO e Russia, dopodiché è prevedibile che gli Stati Uniti useranno le richieste della Polonia come
pretesto per completare la quinta fase del dispiegamento dello scudo antimissile in Europa (Euro DAM), che avrebbe come replica da parte russa l’installazione a Kaliningrad del nuovo missile balistico intercontinentale da 100 Tm, (“l’assassino dello scudo antimissile degli Usa” nelle parole dell’ex vice primo ministro russo Dmitri Rogozin) così come la riattivazione della corsa agli armamenti tra le due grandi potenze.
Putin ha stabilito come priorità dopo la sua prima nomina a Presidente nel 2000, l’ammodernamento delle forze armate, dei trasporti e delle infrastrutture energetiche
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*Analista spagnolo di Economia e Geopolitica. Collabora, oltre a Diario SIGLO XXI, in altri media digitali spagnoli e latinoamericani come Bottup, España Liberal, Libre Pensador, Socialdemocracia.org, Alainet, CubaNuestra, Plano-Sur.org, Entorno-empresarial.com o El Mercurio Digital.