QUANDO SI LANCIA IL SASSO E SI NASCONDE LA MANO…
– di Giulia Bosco –
Succede che, da qualche anno a questa parte, nel territorio aurunco si sia formato un gruppo civico che aveva come obiettivo lo smascherare le magagne politiche che lo hanno lentamente portato al declino…encomiabile!
Succede poi che, le denunce spesso si siano rivelate degli strumenti di propaganda politica o anche dei mezzucci ricattatori verso questo o quel politico: sindaco, assessore, consigliere regionale o altro…deprecabile!
Ecco quindi che da movimento di lotta, il passo diventa breve per trasformarsi in movimento di pagnotta…un po’ come quelli che volevano aprire i palazzi come scatolette di tonno, salvo poi papparsi il tonno…ma quella è altra faccenda.
Tornando alle nostre “ridenti” contrade, succede che viene data un’informazione distorsiva della realtà ad alcuni organi di informazione, i quali la pubblicano contribuendo ingenuamente ad alimentare la polemica…per altro cercata da chi ha diffuso la notizia, facendolo in nome di un sindacato semi-sconosciuto, del quale non si conosce un solo rappresentante, non una sede, non un indirizzo, né tantomeno un sito internet….anzi, a digitarne il nome sul web viene fuori un produttore di protesi acustiche (sic)!
Ma vediamo cosa è successo?
Secondo l’autoproclamata “sentinella del territorio”, al Comune di Cellole i telefoni squillerebbero a vuoto perché i dipendenti del municipio – una manica di lazzaroni, NDR – non avrebbe voglia di rispondere. Con l’aggiunta che alcuni dipendenti non sono neanche presenti allorquando i cittadini si recano di persona in ufficio per risolvere le proprie faccende. Tutta l’illazione – e a breve vedremo perché è tale – condita con il solito patetico richiamo alla breve sindacatura “del compianto sindaco Barretta”, verso il quale si registra l’ostinazione di alcuni personaggi a tirarlo sempre di mezzo a loro comodo senza alcun ritegno…ma tant’è, questo è il materiale umano disponibile sulla piazza.
Lasciando in pace (si spera definitivamente) i defunti, a stretto giro dalla divulgazione della falsa notizia, compare la nota a firma del dott. Casale, dirigente dell’area tributi e polizia municipale del comune di Cellole, con la quale si fornisce il dovuto chiarimento riguardante la faccenda dei telefoni, ma soprattutto si promettono querele.
Casale spiega che i telefoni del municipio cellolese funzionano perfettamente, ma a causa di un pessimo servizio offerto dal fornitore (Vodafone), nel momento in cui l’interno è impegnato in una conversazione l’apparecchio risulta libero invece che occupato, generando nell’utente la convinzione che dall’altro capo del telefono nessuno voglia rispondere…semplice, nella sua assurdità.
Per questa ragione, già da diverse settimane, è in corso la trattativa con altri operatori telefonici per un cambio di gestore affinché si possano modificare queste dinamiche.
Tornando alla nostra “sentinella”, neanche il tempo di diffondersi la notizia della querela promessa dal dirigente con l’avallo del sindaco Di Leone, ed ecco che il post sulla pagina Facebook del gruppo civico sparisce, in tipico stile “coniglio”…di quelli che: “io la faccia ce la metto fino in fondo” (ma quando?).
D’altra parte, il gruppo del quale facciamo a meno di pubblicare il nome per non infierire, non è nuovo a certe “uscite” poco felici; difatti qualche querela l’hanno già incassata e via via sono state motivo di defezioni ed abbandoni di diversi “soci”, con conseguenti ed irrinunciabili code velenose i cui effetti si perpetreranno a lungo nel tempo.
In questa curiosa vicenda composta di delazioni e marce indietro, resta da darsi una spiegazione convincente sul perché alzare un teatrino simile su un argomento serio, allorquando fosse risultato veritiero, ma molto puerile essendosi rivelato un’emerita fesseria.
Voglia di rivalsa verso l’amministrazione in carica, avendo la “sentinella” legami con la coalizione sconfitta da Di Leone? Questo traspare da ambienti vicini all’amministrazione, e sarebbe anche umano, ma si trovassero almeno argomentazioni serie…perché gli indizi contenuti nella falsa notizia, portano tutti diretti a lui, alla nostra “sentinella aurunca”. In primis il riferimento “al compianto sindaco Barretta”, tipico di chi vuole destare scalpore; l’utilizzo del citato sindacato fantasma, già strumento in passato per diffondere altre delatorie notizie…questo sindacato è un pò come le fantomatiche agenzie di import-export di banane o ananas dell’America latina che in realtà facevano il lavoro sporco per la CIA – paragone esagerato, vero, ma assolutamente sarcastico; in fine, il fatto che solo un ufficio risponde sempre a telefono, guarda caso proprio l’unico ufficio dove è impiegato un “amico” (l’unico tra i dipendenti comunali) del gruppo politico sconfitto da Di Leone. Quando si dice: “i casi della vita…”.
Va detto, in conclusione, che il progetto iniziale delle sentinelle del territorio aurunco era davvero un progetto valido…peccato che dalla teoria alla pratica si inciampi sempre sugli interessi personali…inciampi che alla lunga, portano a sbattere, e stavolta si è sbattuto contro un palo…del telefono!