(f.n.) – La strategia d’accatto, che si ispira al “vott a scurdà” è fallita su tutti i fronti e l’assenza di reazione che, erroneamente, conforta i geni della cofecchia, questa volta è soltanto una coreografica dimensione da “fiato sospeso collettivo”, in attesa che qualcuno al P.O. San Rocco di Sessa Aurunca, si decida e provveda, avendone la facoltà, a far rispettare le regole. I festeggiamenti per l’evento-regola, qualora si verifichi, ma non è detto, di chiara portata storica, potranno ovviamente essere rimandati alla fine del lockdown. Ricordiamo che circa un mese fa, apprendemmo da Radio Ospedale News, canale San Rocco, che il dirigente responsabile della Rianimazione del Presidio, dovendo assentarsi, aveva “sportivamente” nominato il suo sostituto, comunicandolo, bontà sua, “persino” alla direzione sanitaria del Presidio. Ce la va sans dire che i due medici in questione, l’uscente ed il subentrante, dottor Domenico Bova e dottor Domenico Perretta, godono entrambi del favore del politico di riferimento del feudo aurunco, il potentissimo presidente del consiglio regionale. Lo sappiamo e lo sapete, ma lo ricordiamo, per chi si fosse sintonizzato adesso, quindi… non agitatevi e guardiamo ai fatti, perché sono i fatti quelli che contano ed i fatti affrancati dai peana dei servitorelli, sono questi: il dottor Bova, nella sua qualità di ff, nominando un sostituto, contravveniva alle norme del CCNL che regolamentano la nomina e la sostituzione del responsabile UOC in caso di sua assenza; infatti l’articolo 22 stabilisce che “nei casi di assenza da parte del dirigente con incarico di direzione di struttura complessa, la sostituzione è affidata dall’Azienda ad altro dirigente della struttura medesima, indicato entro il 31 gennaio di ciascun anno dal responsabile della struttura complessa”. Pare che non risulti agli atti, alcuna indicazione del ff Bova che faccia riferimento al nome di un sostituto e sia precedente al 31 gennaio u.s., come indicato dalla norma. In verità indicazioni del genere, non figuravano neppure l’anno scorso ma, sappiamo bene, come funzionano le cose al San Rocco e di quali fantastiche acrobazie, siano stati capaci nel tempo i goliardici e precedenti Direttori Sanitari, tutti di origine controllata, tutti allineati e coperti, tutti sull’attenti. La nota di Bova che indica in Perretta, il nome del sostituto, dovrebbe essere stata inviata alla Direzione Sanitaria intorno al 14 febbraio u.s., circa un mese fa appunto…e risulta che tale nomina, sia stata contestata nel diritto e nella sua legittimità da qualcuno e che a tale contestazione, la Ds non abbia ancora risposto…Qualora non l’avesse contestata nessuno, l’avremmo contestata noi e richiamando la norma sulla trasparenza degli atti amministrativi, avremmo chiesto lumi sulla nomina del sostituto del dottor Bova…o no? Problemi? Ebbene, se agli atti ci fosse stata la prevista lettera del ff Bova che, come previsto dall’art.22 del Ccnl, indicava il nome del sostituto, in questo caso Perretta, riteniamo che la Ds Fornasier non avrebbe avuto e non avrebbe oggi, alcuna difficoltà a rispondere, o no? Pare invece che tutto taccia…E il silenzio è sempre sospetto, soprattutto se si tratta di un silenzio “parlante”…e questo lo è… Radio Ospedale News intanto…riferisce un particolare intrigante e cioè che la lettera inviata da Bova alla Ds, reca come oggetto: “sostituzione anno solare 2021”…La domanda nasce spontanea…ma se l’assenza del dottor Bova non era programmata e se lo stesso dottor Bova, è previsto vada in quiescenza nel prossimo mese di luglio, con quale autorità si indica il nome del sostituto per un intero anno?, tra l’altro, la nomina del sostituto dovrebbe essere ratificata dall’Azienda…Un’altra domanda nasce spontanea…non pungerà vaghezza a qualcuno di contrabbandare la lettera di Bova, datata febbraio per la famosa lettera che il ff avrebbe dovuto inviare prima del 31 gennaio, con la nomina del sostituto eventuale per tutto l’anno solare?…Ammesso che quelli del San Rocco, abbiano mai avvertito il prurito di doversi giustificare o spiegare qualcosa, potrebbero sempre bofonchiare che a causa del cambio della guardia e bla bla bla e poiché Moretta se ne stava andando e la Fornasier stava arrivando e bla bla bla…e alla fine vuoi vedere che cascheranno in piedi anche questa volta?…Ebbene… ammettiamo che la sfanghino nella solita discutibile maniera in cui hanno sfangato non poco, negli anni addietro ma…come spiegano la faccenda delle indagini in corso?, quale tipo di pezza a colori penseranno di appiccicare sulla verità dei fatti e soprattutto a pietosa giustificazione e a sbrindellata spiegazione, della partigianeria de facto, che la direzione generale dell’Asl ha sfacciatamente legittimato, consentendo che si assumessero cariche, si nominassero sostituti e si facesse il proprio comodo a due medici indagati per truffa all’azienda stessa? Auspichiamo, anzi…siamo addirittura certi, che i due medici in questione, risulteranno estranei a qualsiasi addebito sia stato mosso nei loro confronti, ma fino a quel momento, avrebbero dovuto essere entrambi, oggetto dello stesso trattamento, che la direzione generale dell’Asl, ha riservato ad altri nelle loro condizioni. Così non è stato e l’Asl, offrendo ennesima dimostrazione che la differenza tra una bancarella del torrone ed un supermercato rionale la fa il rappresentante di frutta secca, si è prodotta con successo nella sua brava e rituale figurella. Hasta la suerte!