AGRICOLTURA: LAVORO CONDIVISO SU PIANO STRATEGICO DELLA NUOVA PAC CRUCIALE PER TRANSIZIONE VERDE

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795d6c54d7a91b5f76f8cc4329652b59 300x212 AGRICOLTURA: LAVORO CONDIVISO SU PIANO STRATEGICO DELLA NUOVA PAC CRUCIALE PER TRANSIZIONE VERDEROMA – Sostenibilità e digitalizzazione, ovvero innovazione. Sono queste le parole chiave delle linee programmatiche che il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli (M5S), ha illustrato oggi in audizione a Montecitorio. “L’agricoltura è pronta a svolgere un ruolo determinante per la transizione ecologica e per il rilancio dell’economia post-pandemia – dichiara la deputata Chiara Gagnarli, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Siamo soddisfatti delle intenzioni del ministro Patuanelli che, siamo certi, saprà guidare il comparto agroalimentare italiano nel fronteggiare le cruciali sfide che lo attendono”.

Il settore agricolo, che è chiamato ad offrire un contributo determinante al processo di transizione verde dell’intera economia, può contare su circa 50 miliardi di euro per i prossimi 7 anni. Oltre alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che si focalizzeranno su contratti di filiera, parchi agrisolari, logistica e irrigazione, sarà fondamentale saper compiere le giuste scelte sul Piano Strategico Nazionale previsto dalla nuova Politica Agricola Comune (PAC). “A tal proposito, auspichiamo una proficua collaborazione tra Mipaaf e Parlamento – prosegue Chiara Gagnarli (M5S) – affinché le decisioni possano sostenere la competitività, l’innovazione tecnologica, la valorizzazione delle aree rurali e il ricambio generazionale attraverso l’accesso alla terra, la semplificazione, la trasparenza verso il consumatore, la sostenibilità ambientale per il tramite degli ecoschemi e l’ulteriore innalzamento degli standard qualitativi dei prodotti agroalimentari. La crisi economica collegata alla pandemia, difatti, – conclude la capogruppo M5S – ha reso noti a tutti l’importanza del comparto agricolo nazionale, la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti e il necessario aumento della produttività, non più procrastinabile”.