AVERSA – Un giorno importante il 12 marzo per i 25 lavoratori LSU del Comune di Aversa che hanno finalmente ottenuto la tanto agognata stabilizzazione. Anni di precariato trovano infine il giusto e legittimo adempimento nella firma del contratto: sono a tutti gli effetti dipendenti pubblici.
Eppure, nonostante il raggiungimento dell’obiettivo restano insoddisfazioni e perplessità. Il contratto infatti, per numerose ragioni, prima tra tutte la penuria delle casse comunali, ha potuto stabilizzare gli LSU a 18 ore, la cui traduzione in termini economici è una diminuzione dello stipendio.
Ne è ovviamente nata una sentita rimostranza da parte dei lavoratori che si sono visti in qualche modo depauperati di un diritto, dei soldi compreso il buono pasto, e che ha spento la soddisfazione del sindaco del comune normanno Alfonso Golia, il quale aveva annunciato il provvedimento con reale entusiasmo.
Sulla questione è intervenuta la Cisl provinciale attraverso le segreterie della Cisl Fp e della Felsa Cisl: “Era una opportunità che se non colta avrebbero potuto perdere”.
La spiegazione di tale affermazione è contenuta nella nota del sindacato che di seguito pubblichiamo:
“Dopo oltre 25 anni, non con poche insidie e difficoltà normative, anche al comune di Aversa, i 25 lavoratori socialmente utili ancora in utilizzo presso l’ente comunale, hanno firmato il loro primo contratto da dipendenti comunali.
Un traguardo importante e di assoluta priorità, anche alla luce della scadenza normativa del 31 marzo 2021; termine entro cui gli Enti Pubblici devono procedere alla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili con un contratto a tempo indeterminato, utilizzando un incentivo statale a regime e deroghe ai limiti assunzionali”.
“Incentivi volti a svuotare il bacino LSU e a dare dignità contrattuale a chi per tanti anni ha subito una condizione di forte precariato.
Un obiettivo fondamentale, in quanto se non si procedeva alla stabilizzazione entro la data del 31/03/2021, tali lavoratori, uscivano da ogni possibilità normativa (vincoli assunzionali, economici, patto di stabilità) di poter essere stabilizzati.
Norme ancora vigenti e che fino ad oggi non hanno consentito i comuni di poter stabilizzare tale categoria di lavoratori”.
Ora, finalmente, i lavoratori socialmente utili, possono godere di tutti i benefici e degli istituti contrattuali (malattia, tredicesima, maturazione del TFR, pagamento dei contributi previdenziali) previsti dal CCNL della Pubblica Amministrazione”.
“Alla luce delle disponibilità finanziarie del comune di Aversa – continua la nota – si è raggiunto un traguardo fondamentale con la consapevolezza che tanto altro si deve fare, partendo dall’aumento delle ore contrattuali.
È necessario ribadire questo passaggio: Era un’opportunità che doveva essere colta e non rimandata. La stabilizzazione andava assolutamente completata, anche perché la Corte dei Conti era già intervenuta diverse volte in merito, facendo chiaramente intendere che non era più possibile lasciare un bacino ancora aperto e che gli enti dovevano quanto prima stabilizzare e svuotare il bacino degli LSU.
Per dirla in soldoni i lavoratori non solo avrebbero potuto mancare l’opportunità della stabilizzazione ma perdere del tutto il lavoro e questo non potevano permetterlo”.