“Nella domenica della gioia, siamo invitati a gioire: contempliamo e riconosciamo il dono di grazia che è il Cristo Signore, testimone di verità e liberatore dell’umanità”
Il cammino quaresimale giunge alla quarta domenica, detta anche la domenica della gioia. Difatti, la parola che domina nella liturgia del 14 marzo 2021 è “grazia”, che abbiamo la possibilità di contemplare attraverso le scritture. “Come nella prima lettura, che ci parla del popolo di Israele”, commenta Mons. Angelo Spinillo. “Giunto finalmente nella terra promessa, portato di nuovo in esilio a Babilonia a causa del suo sfaldamento spirituale, questo popolo accoglie il ritorno a Gerusalemme come un dono di grazia, richiamato a vivere nell’alleanza”. Così come il crocifisso, elevato sui nostri altari e sulle nostre pareti, simboleggia il dono di grazia: “Un dono gratuito, non meritato – aggiunge il vescovo di Aversa – un dono che è giunto fino al massimo della sua possibilità. Gesù ci ha donato tutto se stesso perché fedele alla giustizia, testimone di verità, liberatore dell’umanità. Ecco perché siamo invitati a gioire: Cristo Signore è la grazia, egli ci guida e ci annunzia la verità dell’essere sempre fedeli a Dio, sempre”.