MACERATA CAMPANIA, MUORE ANTONIO LIQUORI. LETTERA DI UN AMICO

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Liquori Antonio MACERATA CAMPANIA, MUORE ANTONIO LIQUORI. LETTERA DI UN AMICOMACERATA CAMPANIA – Da ieri sera l’intera comunità caturanese di Macerata Campania è triste, appresa la notizia della morte di Antonio Liquori, a seguito del malore improvviso accusato ieri mattina sul sagrato della chiesa di San Marcello Martire di Caturano. Purtroppo, questa volta non è riuscito a superare questo ostacolo. La notizia è giunta dall’ospedale di Caserta ove lo stesso, a seguito del malore, era stato ricoverato. Antonio, con la sua umiltà e bontà lascia tutti più poveri, ben voluto da tutti quelli che lo conoscevano, impegnato a 360° nel volontariato, per il prossimo con umiltà, mai sotto i riflettori mediatici e fede cristiana, che lo rendono una persona eccezionale.
I funerali ci saranno domani alle 11.30 presso la chiesa di San Marcello Martire di Caturano.
“Caro Antonio,
queste poche righe che verranno scritte, sono un omaggio a chi ha vissuto questa vita terrena piena di difficoltà, ma da persona buona e con fede cristiana. Se dovessimo utilizzare degli aggettivi per definire la tua persona, in primis si dovrebbe dire che sei stato genuino, educato e rispettoso del prossimo. Le prove della vita che hai dovuto affrontare, non poche, non hanno fatto altro che farti capire l’essenza dell’esistenza terrena. Si, perché nonostante le tue sofferenze regalavi un sorriso a chiunque avesse bisogno, senza richiesta, perché eri buono. Eri pronto a donare il tuo tempo a chi lo chiedesse per un aiuto, perché eri sempre disponibile. Eri pronto a regalare preghiere a chi avesse bisogno, perché credevi nella fede cristiana. Insomma, riassumendo eri nella tua umiltà una persona eccezionale, una persona perbene, ricca di quei valori che purtroppo la società di oggi sta emarginando, ma che invece ha donato tanto in chi ha avuto la fortuna di conoscerti. Pertanto ti ringraziamo, perché con la tua umiltà, sofferenza fisica, sopportata con dignità, ma soprattutto con la tua disponibilità verso il prossimo ci hai reso vivi, più ricchi, ma dalla notizia della tua dipartita più poveri. 
Un amico caturanese che ha avuto la fortuna di conoscerti”