(f.n.) – Il sistema sanitario regionale ci ha ormai abituati al peggio, ma nelle periferie del sistema-impero, vi sono sacche di potere, inesplorate e totalmente prive di controllo, il cui studio potrebbe offrire ad un brutto, sporco, cattivo, ma volenteroso regista, materiale inedito per un “corto horror”…Divagazioni del venerdì, provocate da un articolo apparso su un quotidiano, sulle condizioni drammatiche delle carceri campane al tempo del Covid…Ma, a rendere ancora più greve il peso di questa stagione e ad intristire e a tradurlo subito dopo, in rabbia furente e purtroppo inutile, ti viene sotto mano, la solita delibera inquinante in danno del sistema nervoso… la 400 dell’11 marzo u.s. in cui si legge che il Dg Ferdinando Russo, con questi chiari di luna ed i vaccini che tornano al mittente, ha avuto la “bella capa” di autorizzare l’effettuazione dello Studio osservazionale “Indagine Covid- 19 conoscenze, attitudini e comportamenti della popolazione carceraria”, con il dottor Giuseppe Nese in qualità di Sperimentatore Responsabile…Vabbé…allora se si tratta di Nese…alziamo le mani anzi…baciamo le mani!… Mai scelta fu più appropriata…e chi se non il dottor Nese, direttore della Uoc Tutela della salute in carcere, della Asl di Caserta, fine conoscitore dell’animo umano afflitto dalla pena e dal virus, potrebbe essere in grado di relazionare su un tale argomento?…Prevediamo nuovi ed articolati capitoli della “Moderna Enciclopedia della Salute del Cocopro in Carcere”, alla quale stanno attivamente collaborando, con esperienza quotidiana sul campo, oltre duecento cocopro che il Nese aveva, in più riprese nel tempo, considerato indispensabile chiedere ed ottenere, affinché l’assistenza ai carcerati, in virtù della brillante ed “imparziale” organizzazione gestionale, improntata all’umana dedizione innanzitutto e quindi alla professionalità del personale Asl di Caserta, risultasse, non soltanto ottima ma addirittura più che eccellente, superlativa, sì da ergersi ad esempio e rappresentarsi come una vera e propria nave scuola, per tutte quelle Asl, che volessero essere edotte… “su quello che non si deve fare”… Ovviamente la nomina del Nese è stata approvata dal Comitato Etico Campania Nord, che si ispira al rispetto della vita umana così come indicato nella Carta dei Diritti dell’Uomo, nei Codici della Deontologia medica nazionale ed internazionale e nella revisione della Dichiarazione di Helsinkj e nella convenzione di Oviedo. Il Nese non avrà alcun problema ad eseguire il lavoro richiesto, proprio perché, l’assistenza sanitaria nelle carceri della provincia di Caserta, conta su un numero tale di collaboratori che, non si comprende per quale motivo, nelle carceri della provincia di Caserta, si continui a dire che si registra carenza di personale…né si comprende come siano potuti scoppiare vari focolai di contagi nei penitenziari, come ad esempio a Carinola…Un vero mistero…Ma tutti questi cocopro dove sono? Pensate che ai circa 150 co.co.pro prorogati con la delibera 1727 del 23 dicembre 2020, si devono aggiungere altre decine e decine di co.co.pro, già in precedenza stabilizzati, grazie a concorsi riservati ad aventi diritto secondo la Legge Madia…Ah ecco…figuratevi che tra quelli stabilizzati, vi sarebbero operatori informatici, come ad esempio qualche segretario particolare di qualche Dg, che l’edificio penitenziario pare non lo abbia visto, neanche con il binocolo, o psicologi ed amministrativi figli di funzionari dell’Asl, tipo quella creaturina alla quale si versavano discreti rimborsi spese, rigorosamente abusivi, per fantomatici master…Nese ricorderà senz’altro…Ad uno sperimentatore del suo calibro si richiede infatti una buona memoria, o no?…Insomma, con tanti co.co.pro addetti alla sanità in carcere, come si fa a sostenere che nelle carceri, si registri carenza di personale e quando accade che qualcuno si ammali e quindi si assenti, il problema diventi drammatico? Vuoi vedere che allora è vero quello che trasmette Radio Asl News?, sembra addirittura che i co.co.pro (decine e decine) assunti proprio per la Sanità Penitenziaria, una volta stabilizzati, siano stati utilizzati in altri settori e quindi scattava l’esigenza di assumere altri co.co.pro che andassero a sostituire quelli stabilizzati e non utilizzati per la sanità penitenziaria. Una simpatica giostra “postificia” con premio finale per il giostraio. E di coloro che prestano servizio nelle carceri cosa si dice di bello?, lo chiediamo per un amico che vorrebbe anticipazioni sugli effetti del Covid sulla popolazione carceraria, visto che l’atteggiamento del personale Asl, come quello del personale esterno in genere, finisce per condizionare l’esistenza, il quotidiano, il pensiero e gli umori di chi è privato della sua libertà e vive una emergenza sanitaria, rispetto al resto del mondo, in una maniera che non può essere meno che tragica. Purtroppo Radio Asl News, canale carcere, non riferisce di alcuna jiad umanitaria con lo stemma della sanità ma parla di introiti straordinari e di combriccole tra coordinatori, referenti, infermieri ed altri pochi eletti…gente che mensilmente, porta a casa cifre da capogiro per eccessi di lavoro straordinario a discapito di altri che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Davvero originale, laddove non sia uno scherzo di cattivo gusto, pensare agli esperimenti di tipo sociale sulle reazioni di un carcerato, che vede sfilare davanti alle grate un vergognoso andazzo “sanitario”, con il coordinatore infermieristico che dirige l’orchestra, ben lontano dai reparti di degenza, infermieri che fanno i dirigenti, Oss che si dedicano all’amministrazione e il dirigente medico che gioca a fare il direttore generale. …e dulcis in fundo, perché mancava la chicca finale… a noi tocca apprendere che il direttore della UOC Tutela della Salute in Carcere con l’ok del Comitato Etico e il regale consenso del Dg fa lo “Sperimentatore” …Buoni! …non siamo su Scherzi a parte. Siamo ancora all’Asl… Hasta la vista!