Dopo un anno di pandemia Antonio Eliseo, Coordinatore Regionale del sindacato NurSind Campania, affida ad un post il bilancio emotivo di un anno difficile.
“Il 9 Marzo 2020, un giorno che resterà indelebile nella nostra memoria. Il paese sprofondava nel silenzio, esso veniva rotto dall’ululato dei cani che accompagnavano il suono delle sirene delle ambulanze, oppure dai cori che si alzavano dai balconi. Mai dal dopo guerra ad oggi la Città aveva vissuto tale condizioni. Sono stati giorni nei quali si è riscoperta la solidarietà e la vicinanza. Persone che neanche si salutavano comunicavano tra loro dai balconi, la pandemia ci ha fatti riconoscere, ha umanizzato i nostri comportamenti ci ha messi nelle condizioni di condividere il dramma che stavamo vivendo superando l’ansia e la paura. Negli Ospedali tutti noi operatori sanitari, nessuno escluso, siamo stati quelli che hanno mantenuto in piedi il Servizio Sanitario Pubblico senza tirarci mai indietro con turni massacranti in condizioni di lavoro difficili da descrivere.
A noi il merito di aver salvato vite, anche a costo delle nostre, in silenzio abbiamo contato e pianto i nostri colleghi che non c’è l’hanno fatta. Nel breve periodo siamo stati considerati anche “Eroi”, un termine che non ci piace, che non ci affascina. In questa Pandemia ci siamo resi conto in quali condizioni era stata ridotta la Sanità Pubblica. Di quanto avessero pesato gli oltre dieci anni di tagli al Servizio Sanitario Nazionale, di blocco delle assunzioni, di mancanza di risorse economiche, che solo una politica miope poteva mettere in campo. Il Sars 2-Covid 19 ha evidenziato, la assoluta carenza in Campania di programmazione e organizzazione delle attività assistenziali, in questa Regione la Pandemia ha evidenziato la assoluta carenza di una Medicina Territoriale che poteva rappresentare un argine nei confronti dei contagi, abbiamo dovuto fare i conti con la carenza di posti letto sia di Terapia Intensiva, che di Infettivologia, che di Pneumologia. In Campania il NurSind è stata una delle poche Organizzazione Sindacali che ha avviato da subito un’azione di denunzia, investendo gli Organi competenti quali la Prefettura, le Procure, le Istituzioni Regionali e Comunali le Direzioni Generali, oltre, ad una capillare campagna di informazione sulla necessità di applicare procedure e protocolli a salvaguardia della salute degli
Operatori Sanitari tutti. Il rammarico più grande è stato quello di non essere stati in grado di far capire l’importanza della professione infermieristica, potevamo e dovevamo fare di più.
È stato un anno difficile augurandoci che…“Andrà tutto Bene”.