(f.n.) – Qualche volta persino il Dg dell’Aorn, Gaetano Gubitosa riesce a stupirci…Il sindacato di maggioranza invece…no. La famosa vicenda relativa all’articolo 9, così come è stata gestita dal sindacato di cui sopra, all’interno dell’Ospedale, sembrerebbe destinata a figurare, dinanzi alla lente d’ingrandimento della storia, come la più grossolana accozzaglia di chiacchiere, opportunamente e strategicamente condite con la giusta sfumatura di credibilità, che offre all’occasione la norma del diritto, che un sindacato ed i suoi consulenti, siano mai stati in grado di ordire. Ce la va sans dire che parliamo di argent…promesso e nel frattempo versato. Ricordiamo che dopo la sentenza della suprema corte di cassazione, la 2505 del 25 gennaio u.s. relativa al “compenso per il lavoro straordinario con la maggiorazione prevista per il lavoro straordinario festivo”, il sindacato di maggioranza ha letteralmente perso, testa e misura e, nell’arco di 48 ore era già in pista, carte alla mano e proposta dell’ennesimo ricorso, da sottoporre ai dipendenti del comparto che, in virtù di qualche misteriosa ragione, avrebbero dovuto continuare a credere che l’asino volava, ignorando il numero di volte, che non era riuscito a decollare dal pascolo…Intanto, mentre i rappresentanti del sindacato sgambettavano, mascherina copri-mento, attraverso i reparti, alla faccia del rischio Covid, imbracciando l’arma della distrazione di massa, che questa volta vaticinava di rimborsi da ottenere, persino per i dieci anni addietro, il bravo Gubitosa, faceva due conti ed elaborava strategie…Fatto è che il famoso Gruppo di Lavoro o commissione d’inchiesta, facente capo a tre studi legali,, nominato dal Dg Ferrante a suo tempo, per ricostruire le varie fasi dell’intricata vicenda, che, giunto a conclusione, stabilì che i dipendenti, che avevano ottenuto i rimborsi dovuti ad una errata interpretazione dell’articolo 9 e che avevano perduto il ricorso, avrebbero dovuto restituire il denaro all’Azienda, è ritornato in campo con un discreto bagaglio di particolari ed intenzionato a guidare e a sostenere l’Azienda, verso la rivendicazione dei suoi diritti…Nonostante i rallentamenti dovuti all’emergenza Covid, concluso l’esame delle singole posizioni, oggi il collegio dei legali ha espresso le proprie considerazioni. Nella relazione che in data 12 febbraio u.s. è stata consegnata al Dg Gubitosa, si ripercorrono le tappe del Gruppo. Si ricorda che, a seguito delle conclusioni cui il Gruppo era addivenuto, erano stati diffidati in via bonaria, tutti i debitori, con la minaccia di azioni di rigore, nel caso in cui gli stessi non avessero dato riscontro alla richiesta di reintegra. Sette tra i destinatari della diffida, diedero risposta positiva ed ottennero la rateizzazione della somma, tranne uno che saldò il debito in un’unica soluzione, accollandosi peraltro le spese legali. Nei confronti degli altri 70 debitori, non avendo ricevuto alcuna risposta, la commissione aveva deciso di agire per il recupero delle somme, sia nei confronti delle parti soccombenti, sia nei confronti dei singoli legali, così come identificati nei provvedimenti giudiziari, in virtù delle sentenze vittoriose della Corte d’Appello di Napoli. La commissione ha proceduto sino al luglio 2020 alla verifica degli effettivi pagamenti erogati, sia nei confronti dei dipendenti, che nei confronti degli avvocati attributari. Sappiamo bene che la maggior parte dei debitori non aveva ottemperato all’invito bonario, grazie anche alle continue pressioni del sindacato di maggioranza che invitava a non tener conto, di alcun invito dell’Azienda. Pertanto gli avvocati del Collegio legale provvedevano a predisporre ricorsi finalizzati ad ottenere la pronuncia di restituzione a favore dell’Aorn, delle somme indebitamente percepite. I giudizi pendono “tutti” innanzi al Tribunale di Santa Maria C.V. che ha fissato le rispettive udienze tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Inoltre sono stati diffidati gli avvocati antistatari a mezzo pec. Ma non finisce qui, perché gli avvocati del Collegio legale nel corso dell’esame dell’intero carteggio, relativo alla controversa vicenda, hanno rilevato negligenze professionali, da parte di alcuni avvocati, verso i quali sarà incardinata un’azione di responsabilità. Nella relazione del collegio dei legali, si legge inoltre che, relativamente a tutti i casi in cui l’Aorn si è vista soccombente in I grado e/o in II grado, il collegio ha deciso di esperire 5 azioni giudiziali complessive (a campione) al fine di sondare la possibilità di recupero secondo il principio del diritto sopravvenuto. Considerati i pro ed i contro, sembra che all’improvviso, questa Azienda che, molte, anzi troppe volte, è apparsa sonnolenta e/o quel che è peggio soccombente, per inerzia o per incapacità, oggi abbia deciso di offrire in un sol colpo, tutti quei segnali che si spegnevano a mezza strada prima di raggiungere i destinatari. Vuoi vedere che Gubitosa si è scocciato di essere avvisato, minacciato, avvertito, sia pur velatamente e virtualmente, dall’incontinenza epistolare, di cui si ammantano i prodi e valenti difensori dei diritti dei lavoratori, quelli che, promettendoti mare e monti, alla fine ti lasciano nel guado…Fatto è che il collegio legale invita l’Azienda, con una certa convinzione ed un discreto entusiasmo, a “porre in essere tutte quelle attività necessarie a tutelare i propri diritti, anche in ordine alle prossime iniziative verso i sindacati ed i sanitari del comparto in cui si dovrà tenere in giusta considerazione il suindicato rilievo sulla presenza degli avvocati in resistenza alle avventate ed infondate pretese.”E…se consideriamo che il Collegio dei Legali non ha percepito per il notevole lavoro svolto alcuna, un solo euro di compenso…se fossimo nei panni dei signori del sindacato di maggioranza cominceremmo ad avvertire una certa preoccupazione…o no?Hasta la vista companeros!
Gentile dipendente indipendente, noto con rammarico che la sua indipendenza è solo una spacconata, dal momento che non ha il coraggio di firmarsi. Detto questo, lei come si permette di affermare che stiamo seminando il panico?, e soprattutto come si permette di parlare di cose che mostra di non conoscere affatto?, come si permette di dire che ci stiamo divertendo?, in questa sporca storia si sono divertiti soprattutto quelli che hanno incassato soldi in nero, alla faccia dei diritti dei dipendenti. Prima di parlare impari a leggere attentamente, quello che si permette di commentare. Chi tutela i dipendenti?, lei che insulta “avvacante” o chi come noi tenta di restare con i piedi per terra evitando che i dipendenti vengano trascinati a firmare un altro inutile ricorso? Del resto è facile dire qualsiasi cosa quando ci si nasconde dietro l’anonimato…Indipendente? ma davvero?
Ed i soldi dei contribuenti ci vanno per lo mezzo per fare cause inutili, a maggior ragione oggi che devono i dipendenti avere appena appena 10 anni di indennità non pagate…. E voi vi divertite ? Solo per screditare, nella brutta e cattiva intenzione … però le carte aime ‘ dicono altro . Allora tacete…, occupatevi di quello che almeno conoscete!!!’
Il panico è il concime degli idioti….. che dovrebbero tutelare i diritti dei lavoratori . Io sono sempre un dipendente indipendente che interessato alla verità tecnica non quella dei marciapiedi , si è documentato da prof . Universitario e ha ottenuto ulteriore chiarimento : è L azienda che prenderà un bagno nella misura in cui i suoi avvocati affamati di fare cause si sono costituiti in appello e non hanno richiesto la ripetizione delle somme ….. Dunque non solo hanno già perso la causa in esecuzione perché il tribunale affermo che – non sono esecutive le sentenze che si pronunciano solo sul diritto – ma avranno modo di imbattersi altresì nelle pronunce della cassazione che è di altro avviso rispetto alla ripetizione non richiesta dall azienda!!!! Dunque se si vuole seminare il panico …. si faccia pure, ma si alimenta solo L eco di chi ha fatto molto bene il suo lavoro a differenza di coloro che pagati dall azienda …. non studiano !!!!!!
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