ASL, MEDICI & CUORI IN FUGA DAL VIRUS…

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(f.n.) – La sostituzione del commissario Domenico Arcuri, rapida ed efficace, evita per quanto sia possibile evitare, il proliferare dei sospetti, della sfiducia e soprattutto dell’ansia, che questa emergenza infinita, condita “perbenino” dai media, non smette di generare in ognuno di noi. In questa dimensione precaria e tremolante, in cui affondiamo per forza di cose e di spinte subliminali, in questo walzer di opinioni e di sussiegose indicazioni e saccenti profezie, non mancano le aggiunte…vicende di casa nostra, episodi disadorni che gettano nell’angolo, quel che resta della fiducia, in quella che dovrebbe essere la mission di un medico. Già…perché, se tu fai il medico e quando ricevi l’ordine dalla tua Asl, di andare a prestare servizio in una struttura Covid, ti metti in malattia,  l’utente, paziente potenziale con un sistema nervoso provato da un anno di pareri discordanti, di notizie destabilizzanti, di tiritere che mescolano il sacrificio autentico con la mistificazione e che vanno dal commercio nero dei tamponi al contrabbando di mascherine, agli arresti per corruzione e via col tango…ti condanna senza appello e nessuno può pretendere che si adoperi nello sforzo di essere comprensivo o che accetti giustificazioni che siano differenti da un femore che si rompe accidentalmente, dieci minuti dopo l’ordine di servizio. Pertanto, i cardiologi di San Felice a Cancello, che sono stati inviati a fare i turni al centro Covid di Maddaloni, si sono ammalati praticamente tutti soprattutto dopo aver ricevuto dal direttore sanitario Marco De Fazio, l’ordine di servizio che prevedeva il loro trasferimento a Teano e a Sessa Aurunca… Radio Asl comunica che, a quanto pare, soltanto uno dei cinque, sarebbe rimasto in pista a fare i turni. Il bello è che uno degli “ammalati” sarebbe invece stato avvistato, nei paraggi dell’ufficio partenopeo del consigliere Giovanni Zannini, accompagnato adeguatamente dal sindaco di Santa Maria a Vico Andrea Pirozzi, grande sostenitore del consigliere mondragonese… molto probabilmente per chiedere sostegno e giustizia contro questo direttore sanitario, che si consente il lusso di inviare i medici dove ritiene ve ne sia bisogno…cos’ e pazz! Da Santa Maria a Vico a Mondragone passando epr il consiglio regioanle, per vicende che interessano la Sanità locale?, un viaggio del pensiero decisamente originale…ma Zannini è noto soprattutto per la facilità con cui allarga il suo raggio d’azione ed il fatto che sia presidente della commissione Ambiente e Protezione civile e non della commissione Sanità, non significa nulla, non è così?, contano i voti dati e presi e dei quali si chiede conto al momento giusto, o no? Sapete una cosa?, il paziente Covid è costretto a sopportare, oltre al disagio e alle sofferenze provocate dalla malattia,  il peso greve della solitudine…ma chi è che lo avvicina, lo tocca, gli accarezza la mano all’occorrenza, quando lo sconforto sale lungo le vie dell’anima che si perde?, quando purtroppo non ce la fa…quei medici che talvolta non sostano neppure al di là del vetro?, no…sono gli infermieri, gli Oss…sono loro che stanno vicino al malato e ne porteranno il ricordo “dentro” per tutta la vita…Su cinque medici inviati al fronte, quattro che si danno per malati sono troppi per la sopportazione di chiunque e non ci sono scuse che tengano né sbattute in petto dei fans dell’ultim’ora a comando e a singhiozzo. Medici così non scriveranno la storia, semplicemente perché non riusciranno ad essere visibili, neppure in tempo di pace. Hasta la suerte!