ROMA – La vicenda della storica sartoria Canzanella di Napoli – a rischio sfratto da parte del comune partenopeo – attività di eccellenza unica, conosciuta a livello mondiale, e che custodisce un immenso e pregevolissimo patrimonio sartoriale, con oltre 15.000 costumi scenici, arriva in Parlamento con una interrogazione presentata al Senato dal sen. Claudio Barbaro (Fratelli d’Italia) ed indirizzata al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini.
«La storica sartoria teatrale Canzanella – scrive il Senatore – è sottoposta a procedura di sfratto da parte del Comune di Napoli; l’ente comunale aspira, infatti, alla riconsegna dei locali occupati dalla sartoria e che furono già concessi dall’amministrazione per la realizzazione del “Museo Permanente del Costume Storico” diretto dalla “Associazione artistica culturale A.A.C.39”».
«Il Comune di Napoli – continua l’interrogazione – incredibilmente, senza nessuna sensibilità, né per il patrimonio custodito, né per la crisi del comparto teatrale […] ha intrapreso l’azione per il rilascio del bene immobile affidato, con il rischio di dissipare e disperdere l’immensa quantità di costumi e accessori detenuti, fra cui gli abiti di scena delle compagnie di Edoardo De Filippo e del Teatro San Carlo, o di opere cinematografiche di grande notorietà. La sartoria teatrale Canzanella ha prodotto costumi iconici, come l’abito bianco indossato da Claudia Cardinale nella scena del ballo ne “Il Gattopardo” di Luchino Visconti del 1963, quelli di Sophia Loren ne “Il Viaggio”, ultima regia di Vittorio De Sica del 1974, o finanche i vestiti scenici di Audrey Hepburn in “Vacanze Romane”, pellicola del 1953 di William Wyler pluripremiata a livello internazionale».
Dato l’inestimabile valore di quanto custodito dalla sartoria teatrale Canzanella, il sen. Claudio Barbaro chiede al Ministro se «intenda salvaguardare il patrimonio artistico conservato dalla sartoria teatrale Canzanella e dall’Associazione artistica culturale A.A.C.39, attraverso una efficiente opera di catalogazione e custodia, anche al fine di incentivare le attività del “Museo Permanente del Costume Storico”, rinnovandone la caratteristica di polo museale attrattivo per la fruibilità degli utenti».