OSPEDALE, SI ATTENDE DALLA DS UN SEGNALE DI “TRANSIZIONE”…

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SEGNALI OSPEDALE, SI ATTENDE DALLA DS UN SEGNALE DI “TRANSIZIONE”…Gentile signora,

nonché direttrice sanitaria dell’unico Ospedale che abbiamo, nella mia qualità di utente, la invito a riflettere su un dato di straordinaria importanza: persino il Presidente del Consiglio incaricato, si è reso disponibile a considerare seriamente, la “transizione” tra un sistema produttivo inquinante ad un altro più sostenibile…si parla addirittura di un ministero… perché mai lei, quindi,  dovrebbe essere così restia ad iniziare un processo di cambiamento?, dovrebbe pensarci su, onde evitare che le decisioni degli altri, passino tranquillamente, ignorandola, sulla sua facoltà di giudizio e sulla sua autorità. Gentile signora, nonché direttrice sanitaria dell’unico Ospedale che abbiamo, ma le sembra giusto e normale che a beneficiare dei fondi messi a disposizione della Regione, per la campagna vaccinale interna all’Ospedale, siano sempre le stesse persone, scelte a discrezione della signora Caterina Cusano con la benedizione del direttore Mario Mensorio, per iniettare i vaccini?, le sembra giusto e normale che non si debbano conoscere i criteri, in base ai quali dette persone, siano state scelte?, le sembra giusto e normale che con circa 700 infermieri presenti nell’Aorn, a nessuno di voi sia punta vaghezza di pensare ad un regolamento interno, che prevedesse a monte, la richiesta di disponibilità allargata a tutti e che offrisse lettura di ordine e correttezza, visto che nessuno sembra ricordare che i “fondi straordinari” con precisa destinazione, devono essere utilizzati secondo criteri limpidi e trasparenti?, e poiché, questa situazione proseguirà ancora per un anno circa, le sembra giusto e normale, che non vi sia alcuna “carta scritta” in proposito? Gentile signora, nonché direttrice sanitaria dell’unico Ospedale che abbiamo,  alla luce del giorno di oggi, nonostante l’apparente indifferenza che, in verità, talvolta è assai più divertente dell’urlo di isterico raccapriccio, sembra che qualcuno abbia passato lo straccio per la polvere, qua e là lungo i sentieri del nostro Ospedale, secondo i dettati dell’insana scuola di pensiero del “pe’ ffa vedé”…Ciò nonostante, nella retina resta impressa l’amena visione dell’addetto alla ditta delle pulizie, che “carica” il furgoncino della raccolta rifiuti “tassativamente” in abiti civili, allo stesso modo della responsabile…I coordinatori della ditta di pulizie, forse, non sono obbligati ad indossare abiti da lavoro, guanti e relativi cartellini identificativi? Forse non è previsto il controllo da parte di Rup e Dec?, in ogni caso, sarà meglio verificare, onde evitare problemi legali futuri…perché…vede… gentile signora, nonché direttrice dell’unico Ospedale che abbiamo, capita che, nel nostro amato Ospedale, siano diversi coloro che si ritengono in diritto di agire, poltrire, spostarsi e muoversi o far finta di stressarsi, così come loro aggrada, ritenendo di essere “intoccabili”, ma… non è detto e soprattutto non è scritto in alcun registro, che gli antichi privilegi che hanno consentito a qualcuno di fare il proprio p. comodo negli anni, ben sostenuti da compiacenti manovre verticistiche, abbiano validità perenne…tutto dipende dal sistema variabile in cui siamo immersi, nostro malgrado, e… proprio perché il sistema è “variabile”, talvolta capita che, qualcuno fino ieri considerato  un padreterno, oggi abbia lo stesso potere contrattuale di Ciccio di Nonna Papera…sic transeat gloria mundi!…Gentile signora, a conclusione di questo triste pro memoria, vorrei ricordarle che, mentre l’addetto alle pulizie al terzo piano della palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco, vi cambia, cortesemente, persino l’acqua nel vaso dei fiori, all’interno dell’Ospedale, la cui, a quanto è dato di vedere, approssimativa gestione, vi consente di incassare, un più che lauto stipendio mensile,  da qualche parte, al posto degli zerbini, possiamo trovare e nel caso, potrete trovare, i cartoni schiacciati…esattamente come se fossimo e foste all’ingresso di un Ospedale da campo nel Bangladesh…Hasta la vista!

Francesca Nardi