ASL, CENTRI ANTI-DIABETICI & PRESCRIZIONE “SERIALE” DI ESAMI DIAGNOSTICI

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(f.n.) – Qualche tempo fa abbiamo riesumato una vicenda passata “opportunamente” sotto silenzio, relativa alla inappropriatezza delle prescrizioni di un Istituto Accreditato per lo Studio del Diabete dell’Asl di Caserta, segnalata al Dg Ferdinando Russo, dalla sezione casertana dello Snami (Sindacato Nazionale Medici Autonomi), che aveva rilevato svariate anomalie nella prescrizione “seriale” di esami diagnostici, non corredati da indicazioni cliniche appropriate. Per “inappropriatezza” intendiamo, per coloro che continuassero a fare lo “gnorri” (carucci), il numero fisso di 9/10 ricette richieste dal medico del centro diabetico, al medico di base per un paziente diabetico…costo previsto intorno ai 1000 euro…Considerato che un medico di base con 1500  assistiti, ha circa 150 pazienti diabetici, siamo sui 150mila euro, soltanto per un solo controllo con relativa prescrizione a ciascuno dei 150…Ce la va sans dire che gli esami si ripetono, o no?  Ebbene …in un primo momento, nonostante lo shock,  avevamo pensato che, come al solito, il Dg Russo, dopo avere ricevuto la lettera dello Snami, non avesse avuto alcuna reazione, mentre, ad esempio, avrebbe potuto, e magari dovuto, fare un salto sulla sedia…Ebbene… il Dg, invece, qualche giorno dopo la lettura della nota sindacale, aveva scritto a sua volta…Chiunque, alla lettura della lettera dello Snami, avrebbe immediatamente effettuato due verifiche e due conti e sarebbe partito a razzo, intenzionato a chiedere conto agli interessati e soprattutto, avrebbe attivato un controllo minuzioso dei “conti”. Ma il Dg, con un self control di tipo più o meno british, si era limitato ad inviare una nota ai capidistretto e al Ds, in cui “metteva in guardia” le strutture di assistenza territoriale, sulla necessità di “garantire sempre la appropriatezza prescrittiva degli esami diagnostici”, quindi si dilungava filosoficamente (caruccio) sullo stress che si procurava immotivatamente al paziente e invitava quindi, tutti a vigilare…Nessun salto sulla sedia, nessuna frustata sulle natiche dell’indolenza amministrativa, nessun avvio perentorio al controllo dei conti,  nessun pugno sbattuto sul tavolo…Ci mancherebbe altro! Una reazione tiepida, garbatissima che non avrebbe scosso gli equilibri più di tanto…giusto quella che è richiesta dal protocollo riservato, in occasione di queste, come vogliamo definirle?, piccole intemperanze? Non risulta infatti che nell’Istituto accreditato, cui lo Snami faceva riferimento, sia mutata una virgola… tutto continua come sopra ed ovviamente, a nessuno è punta vaghezza, a quanto pare, di nominare una commissione interna di controllo su quanto era stato segnalato, si badi bene…segnalato da un sindacato medico e non da un visitatore occasionale. In cerca di emozioni forti. Si dice che l’anno scorso, in un solo mese, il Centro Accreditato segnalato dallo Snami, abbia sforato il budget assegnato dalla Regione ai centri privati ma, anche in quell’occasione, pare che nessuno sia saltato dalla sedia e se per caso qualcuno si fosse prodotto nell’esercizio ginnico, garantito che nessuno se n’è accorto…   C’è Asl e Asl ma…non v’è alcun dubbio che la nostra sia, sicuramente, la più interessante dal punto di vista coreografico…per la varietà dei funamboli che vi si aggirano ed attraversano il vuoto, camminando sul filo del caso…Ineguagliabile Asl! La scuola di pensiero “casereccia” improntata al “falle parlà”, cui a quanto pare si ispira la direzione strategica dell’Asl di Caserta, favorisce de facto, le diverse manfrine in atto, (inutile rizzarsi sulla coda come vipere per protestare, altrimenti saremmo costretti a rinfrescare la memoria collettiva, sfilando la corona a cominciare dal concorso per 51 veterinari per finire alle tristezze del San Rocco, passando per le amenità del Moscati) ) che si alimentano con il silenzio tombale complice, in cui si compiono e risulta essere perfettamente in linea, con la disinvoltura con cui si procede a vista e a piacere, ma… non è detto sia infallibile…Non dimentichiamo infatti, che la superficialità condita con la supponenza, è stata la rovina di molti politici, apparentemente inamovibili, che l’hanno fiduciosamente adottata come stile di comportamento. All’origine della caduta di qualche pezzo importante di potere, infatti, c’è sempre la leggerezza con cui, chi crede di essere immune da giudizio o addirittura immortale, tratta le vicende importanti, eludendo i segnali di pericolo che evidenziano la messa a fuoco dell’affaire, da parte di quei due o tre non allineati, che ancora resistono sul fronte del “non ci sto”.  La direzione strategica dell’Asl segue una linea tracciata dagli interessi politici degli uomini del re, che in diversa e calibrata misura, intervengono ed interferiscono, talvolta in maniera davvero “stracciona” e totalmente priva di classe, nelle vicende complesse della sanità territoriale…Sanità è in verità una parola grossa e dubitiamo che se ne conosca il significato profondo, né tantomeno si abbia contezza delle responsabilità che implica, esserne parte attiva. Ma…che ne parlamm affa? Hasta la vista!