(f.n.) – La difesa ad oltranza dell’immagine di un uomo e soprattutto di un professionista, fa onore a chiunque la persegua, laddove sia una consuetudine e non il privilegio che si riserva ad alcuni, infischiandosene del resto del mondo. In tal caso la difesa non ha nulla di nobile e diventa soltanto la tutela a tutti i costi, di qualche super raccomandato. Detto questo è il caso di aggiungere che i “detti” popolari sono quasi infallibili. C’è sempre un fondo di verità, quasi “un effetto placebo” nella rassegnazione del popolo alla mala gestione, alla gestione clientelare ed alla gestione illegittima della res publica. Ed anche oggi, passeggiando lungo le vie del firmamento Asl, ci troviamo a riflettere sul detto “fatta la legge trovato l’inganno”. Tanto… quelli dell’Asl a chi devono rendere conto? Capita di leggere, ad esempio, due delibere, la 170 e la 171 del 2 febbraio u.s. in cui si autorizzano alcuni dipendenti a trasferirsi dall’Asl di Caserta presso altri Enti, previo garanzia della compensazione. Ovvero tu te ne vai, se arriva qualcun altro che possa svolgere il tuo stesso lavoro. Conditio sine qua non… così si dice all’Asl di Caserta. Andando a dare uno sguardo all’Albo Pretorio, però, nella stessa identica data, troviamo anche un’altra delibera, la 164 avente per oggetto: “Dr. Forleo Francesco, Dirigente Medico di Ginecologia ed Ostetricia. Comando c/o l’AORN “A. Cardarelli di Napoli”. Quindi, viene “elargito” (sic!) al dottor Forleo, dirigente medico al PO Moscati di Aversa, un bel comando per un anno, salvo proroghe, presso il Cardarelli di Napoli. Noi comprendiamo l’esigenza del dottor Forleo di allontanarsi dall’ambiente che negli ultimi tempi è stato teatro di controversie, ricorsi e sconfitte, ma la legge è uguale per tutti o così dovrebbe essere e la domanda nasce spontanea…la richiesta di compensazione in uso per i poveri mortali, quando si tratta di rispondere favorevolmente al dottor Forleo, non è più indispensabile? Sembra già di udire l’eco che rimbalza per i corridoi di Via Unità Italiana, della “sghignazzata” dei soliti geni “rintuzzanti” che noi, brutti, sporchi e cattivi, stiamo raccontando le solite idiozie, perché quello del dottor Forleo è un comando e non un trasferimento definitivo. Ma davvero? E questi che “sghignazzano”, carucci, come la mettono con la delibera 59 del 14 Gennaio 2020, sempre a firma del Dg Ferdinando Russo? Proviamo a spiegarci meglio…soprattutto perché a differenza di chi cerca di menar il can per l’aia, noi, nell’aia ci fermiamo e contiamo le galline, chiaro? Tutte, fino all’ultima. La delibera 59, dunque, è quella in cui si definisce il “Piano Triennale del Fabbisogno di personale 2019 – 2021”. E cosa c’è scritto di bello, secondo voi, in quella delibera? Poveretti noi!, si lamenta il prode Russo, stiamo inguaiati! Non abbiamo manodopera, come potremo andare avanti? Infatti, solo per il 2021, anno di grazia della delibera con cui si autorizza, con una certa disinvoltura, il dottor Forleo ad andare verso altri lidi senza compensazione, mancano all’appello ben 124 Dirigenti Medici, figura professionale cui appartiene il Forleo. Una carenza di Dirigenti per il triennio in causa, di ben 327 unità! E tanto per essere conseguenziale alla sua precedente dichiarata preoccupazione, il bravo Dg Russo cosa fa? Favorisce la partenza di un altro dirigente medico?, raggiungendo così un totale di ben 328 unità ed aggravando de facto la situazione. Ora, noi sporchi, brutti e cattivi, ci chiediamo: donde està il falso? All’atto della stesura del Fabbisogno o all’atto dell’autorizzazione di un comando di una figura professionale indispensabile? State ancora sghignazzando? Appena avete terminato tirate il fiato e poi provvedete a fornire una risposta chiara! Hasta la vista!