PIEDIMONTE MATESE – (mi.ma.) – Adesso che si fanno avanti i partiti cosa faranno i civici? Quali percorsi si aprono per quei settori della società civile non incardinati nello schema dei partiti? E il Movimento 5 stelle a cavallo tra questi due mondi?
In un puzzle, a progressiva costruzione e definizione, com’è naturale per i processi elettorali, si è arrivati ad un punto – forse – importante di questa lunga, paziente laboriosa fare pre-elettorale con il lavoro messo in campo dalla componente partitica: da una il Pd, con i suoi incontri a gocce, che si fa carico di tessere la rete di rapporti da ricondurre al centro sinistra, rivisto ed aggiornato dall’altro è il centro/destra, in particolare la componente più dinamica di destra come Fratelli d’Italia si appresta ad allestire il cantiere di un’alleanza politica con le altre sigle. Entrambi sanno che non sono autosufficienti e hanno bisogno di quei settori, segmenti risorse ed energie provenienti dai senza tessera, da chi non ha alcuna appartenenza partitica.
La novità, rispetto a tre anni fa è proprio questa: i partiti non sono così forti al punto di fare a meno di quelle componenti ma sono meno deboli rispetto alla fase degli ultimi comunali. il Pd era commissariato e ci si scannava internamente; ora è stata raggiunta una unità (se duratura, reale ed efficace lo si vedrà) ed il centro destra si attrezza (mai portata Piedimonte su un tavolo ampio come fatto in questa occasione). Ecco come la questione si sta delineando per cui quei tentativi civici, come quello dell’ex assessore Sonia Palmeri o – stando ad indiscrezioni- di altri gruppi in movimento, devono fare i conti.
Tra questi occorre evidenziare la posizione dei “cinque stelle” tramite i suoi rappresentanti locali (in passato è stato battaglia sul tema della titolarità) ovvero la presenza ed il ruolo del meet/up cittadino come interprete del movimento/partito post-ideologico, a cavallo tra società civile e mondo dei partiti.
Primo partito alle elezioni politiche 2018 in città sulla scorta della tendenza nazionale alle scorse regionali il movimento 5stelle, a Piedimonte Matese, ha raccolto il 7,43 % del voto dei piedimontesi ed è molto stretto alla figura ed all’azione politica del deputato territoriale Margherita Del Sesto che è quindi un saldo punto di riferimento. Fu proprio la Del Sesto a sollecitare il gruppo locale ad organizzarsi e fare attivismo duraturo pochi giorni dopo la sua elezione alla camera dei deputati in un’aula consiliare gremita di attivisti.
La domanda è, dunque, cosa faranno gli attivisti dei 5stelle, come si stanno organizzando? In attesa di riscontri pubblici (chat o incontri online) abbiamo interpellato Maria Borreca, architetto e attivista della prim’ora del movimento: “Stiamo lavorando da ottobre e a breve saremo in grado di dare notizie approfondite” con un palese riferimento ad un autonomo percorso civico (se avrà sufficienti gambe per reggersi da solo con altre vivaci componenti civiche).
Alla domanda se il Pd invitasse i cinque stelle ad un incontro Borreca risponde che “Noi non abbiamo nessuna preclusione non siamo chiusi alle realtà politiche che insistono nel nostro territorio”.
Tuttora nel ciclo degli incontri organizzato dal Pd cittadino nessun incontro. C’è tempo e il locale partito democratico prende tempo….