MARCIANISE – Ancora una volta un lavoratore perde la vita sul posto di lavoro: Carlo D’Angelo, operaio di 64 anni, muore precipitando dal tetto di un capannone di uno stabilimento nella zona ASI di Marcianise.
Si allunga così la lista tragica dei morti sul lavoro nella nostra provincia, una sequenza indegna di un Paese civile nel quale non è possibile tollerare o far ritenere fisiologico che ci debbano essere persone che non possano tornare a casa per il solo fatto di essere andate a lavorare.
La CISL, nel manifestare il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia del lavoratore, ribadisce con forza e determinazione che, anche e soprattutto nell’attuale situazione di crisi sanitaria ed economica, la sicurezza sui luoghi di lavoro e la messa in atto di tutti i presidi atti a garantirla deve essere la priorità assoluta delle aziende e di tutti i luoghi di lavoro.
Va assicurato da parte delle aziende il rispetto integrale delle leggi, delle norme e degli accordi che presiedono al rispetto della salute e sicurezza e in questa direzione le Associazioni imprenditoriali devono svolgere il proprio ruolo.
La CISL fa infine appello alle istituzioni e a tutti gli organi preposti alla vigilanza e al controllo per procedere ad un monitoraggio costante delle condizioni di lavoro esistenti nelle aziende della provincia, per verificare le strumentazioni di garanzia della sicurezza sui posti di lavoro e il rispetto di tutti i protocolli di sicurezza, la manutenzione delle aree industriali per evitare incidenti in itinere.
Su questa questione, la CISL e le proprie categorie, specie in una situazione come questa caratterizzata dal COVID, metterà in campo tutto il proprio impegno affinchè la tutela della salute e della vita delle lavoratrici e dei lavoratori sia una priorità assoluta ed inderogabile.