– di Giulia Bosco – Qualche giorno fa, vi abbiamo raccontato e mostrato come fossero trattati dal Comune di Sessa i cittadini che si recavano presso l’ufficio anagrafe per sbrigare le loro necessità (LEGGI).
A quanto pare, a Sessa Aurunca, deve essere un abitudine quella di non portare rispetto alle persone che per un motivo o per un altro devono recarsi presso uffici pubblici o presso quei luoghi che svolgono funzioni legate al pubblico interesse.
Oggi vi mostriamo lo sconcio che si verifica da settimane all’esterno degli uffici delle poste centrali di Sessa Aurunca e che ci viene calorosamente segnalato da diversi cittadini che usano abitualmente l’ufficio.
Complice l’inclemenza del tempo e della stagione invernale, tutti i giorni decine e decine di persone, molte delle quali anziane, sono costrette a mettersi in fila sul marciapiede esterno all’ufficio postale ed attendere lì il proprio turno guadagnandosi la loro brava dose di freddo.
Normale amministrazione penserete, in tempo di covid bisogna premunirsi.
Sbagliato, non c’è nulla di normale in questa gestione dell’ufficio.
E vi spieghiamo anche il perché. Già il fatto di avere a disposizione un ampio salone ed una macchinetta che distribuisce i numeri di prenotazione, dovrebbe suggerire altre soluzioni al direttore dell’ufficio centrale, ma così non è.
Peccato che le iniziative prese in autonomia dal direttore dell’ufficio sessano, vadano a cozzare con le disposizioni stabilite da Poste Italiane, sicuramente a seguito delle valutazioni fatte da qualche tecnico inviato a visionare il sito.
Infatti all’ingresso, incollato ai vetri dell’ufficio fa bella mostra di se un documento su carta intestata di Poste Italiane, intitolato “Misure anti covid”, che contiene una seria di precauzioni da adottare per l’ingresso nel locale; come prima cosa però, c’è scritto: “questo ufficio può contenere contemporaneamente un massimo di clienti pari a 18, come da disposizioni delle autorità in materia di gestione del rischio di contagio”!
Diciotto clienti, diciotto persone caro direttore… perché quindi si costringono gli anziani a sottoporsi a sferzate di vento e pioggia quando il salone d’attesa, asciutto e climatizzato resta vuoto?
A differenza degli uffici del Comune di Sessa, alle Poste Italiane si recano per lo più “CLIENTI” che portano denari e consentono al direttore e a tutti i dipendenti di poter ricevere lo stipendio a fine mese…Poste Italiane, vi pare giusto come vengono trattati i vostri clienti a Sessa Aurunca?