ECONOMIA IN GINOCCHIO: “COMBATTIAMO CONTRO UN NEMICO INVISIBILE”, LO SFOGO ACCORATO DI UN IMPRENDITORE

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%name ECONOMIA IN GINOCCHIO: “COMBATTIAMO CONTRO UN NEMICO INVISIBILE”, LO SFOGO ACCORATO DI UN IMPRENDITOREGIOIA SANNITICA – (p.f.) – ‘Stiamo combattendo contro un nemico invisibile’. È diventato un drammatico refrain ormai, da un anno a questa parte… un anno che ci ha catapultato in una strana realtà, fatta di mascherine e isolamento, una realtà che negli ultimi mesi è diventata coloured grazie alla divisione che, periodicamente, viene fatta delle regioni italiane a seconda dell’indice dei contagi. Nella più totale confusione dei numeri e nell’incertezza di quale altra novità, porterà loro il domani, si collocano alcune categorie di professionisti che, più di altri, stanno vivendo una situazione a dir poco paradossale, una situazione che evidenzia ancora di più la scarsissima incidenza degli aiuti governativi. “Tra anticipo Iva e tasse varie, nell’ultimo anno lo Stato ha preteso quasi quarantamila euro”, ha dichiarato Luca Camputaro, titolare insieme a suo fratello Alfonso, della tenuta ‘La Conchiglia’ di Gioia Sannitica. Una favolosa struttura, immersa nel verde delle montagne, adibita esclusivamente a matrimoni e cerimonie di altro genere “In primavera avevamo spostato tutte le prenotazioni ad ottobre, ma purtroppo alla fine, abbiamo dovuto annullare tutto a causa della seconda ondata”. Da brividi sono i numeri che il titolare della struttura ci comunica, quando gli chiediamo che tipologia di aiuti siano arrivati dallo stato “Abbiamo ricevuto seicento euro la primavera scorsa e poi quattromila euro in due trance”. Un totale di meno di cinquemila euro per una struttura che ogni mese costa, da chiusa, tra i dieci ed i dodicimila euro. I due fratelli hanno continuato a ricevere ogni mese fatture riferite alle utenze che, nonostante non ci siamo grossi consumi causati dalla mancanza di lavoro, sono comunque ingenti, considerata la estensione della struttura. ‘La Conchiglia’ ha ricevuto una fattura di undicimila euro di spazzatura riferita all’ultimo anno, la cosa assurda è che è rimasta chiusa, ed una media di duemila euro di fatture mensili per altre %name ECONOMIA IN GINOCCHIO: “COMBATTIAMO CONTRO UN NEMICO INVISIBILE”, LO SFOGO ACCORATO DI UN IMPRENDITOREutenze, volendo fare un calcolo di massima a fronte di oltre centomila euro perduti per mantenere l’attività ‘viva’, lo stato ha ‘aiutato’ con meno di cinquemila euro. Diventa ancora ancora più drammatica la situazione se si parla di staff, la struttura garantiva lavoro a trenta persone che, all’occorrenza, diventavano quaranta, nel corso degli anni aveva creato una brigata di tutto rispetto che, grazie alla lunga stagionalità, garantiva uno stipendio fisso per l’intero anno a tutti “Tutto distrutto, la cassa integrazione molti non l’hanno ricevuta – prosegue Luca – e siamo stati costretti a liberare tutti i dipendenti, i quali hanno cercato di arrangiarsi come meglio hanno potuto ed anche se la situazione tornasse alla normalità dal prossimo aprile, avremmo comunque almeno atri sei mesi di stop. Le cerimonie non si fissano da un giorno all’altro e con l’incertezza che abbiamo oggi, nessuno se la sente di effettuare prenotazioni né tantomeno io posso prendere impegni con clienti ed ovviamente con lo staff”. La situazione è ovviamente drammatica, sconsolato Luca ci fa capire che stanno facendo tutto ciò che è possibile per mantenere viva la struttura, ma se non arriverà una soluzione saranno costretti anche loro a deporre le armi. Adesso si spera in una ripartenza nella prossima primavera che porterebbe un po’ di ossigeno in attesa del ritorno alla normalità ma nell’immediato “Il governo  – conclude Luca – dovrebbe pensare a degli aiuti seri, è ovvio che la cifra che hanno mandato è una goccia nel mare, la mia amarezza si aggrava quando vedo che invece di pensare alla drammaticità della situazione e trovare soluzioni, si azzuffano per le poltrone, questa crisi posticiperà ancora di più la discussione di eventuali aiuti ai commercianti”.