– di Ciro Esposito – Certe cose, di solito, si evita di raccontarle, ma nel mio caso ci tengo particolarmente a farle conoscere per due ordini di motivi : per ricordare come e in che clima si amministrava e si faceva politica a Caserta al mio tempo e per far sapere come procedevano i vari accadimenti se volevi far qualcosa di utile per la città e infine, fino a che punto, la faziosità politica , la gelosia e la incapacità ad agire diversamente esacerbavano l’animo umano, quando , nella competizione non riesce mai a prevalere….Quanto racconto può sembrare un fatto banale ma rappresenta la misura di quello che avveniva e credo , dopo quello che è avvenuto a livello nazionale, per fatti notissimi sono portato a pensare che non è cambiato gran che.
LA BENEMERENZA. Ai miei temi si usava rilasciare un attestato di benemerenza agli amministratori comunali, donando l’apposito diploma di ricordo. Ne conservo due; quelli rilasciati dai Sindaci Di Nardo e laselli che coprono il periodo di tempo dal 1964 al 1980 mentre non si era soliti festeggiare tali fasti prima del 1964 e qui subentra la carognata che non voglio addebitare a cattiveria (io sono un malpensante…fino a un certo punto) ma soltanto ad eccesso di faziosità politica. Nel 1983 il prefetto Catenacci mi fece fuori dal Consiglio Comunale perché ero “Al CaPPone” (quello con due P…infatti qualcuno disse: lo hanno spellato dal Consiglio Comunale…voleva dire espulso) mentre, tempo dopo, il Sindaco ed il Vice Sindaco dell’epoca consegnarono agli amministratori il diploma di benemerenza per tutta l’ attività svolta a favore della città. A me sarebbe dovuto toccare il diploma che concerneva gli anni che vanno dal 1956 al 1984 …quello di 1° classificato perché ero e sono rimasto l’unico amministratore di Caserta con più legislature; per di più, consecutive …sempre primo eletto con enorme messe di voti…dovevo essere doppiamente festeggiato ma avevo fatto male i conti perché il solito sindaco con il suo ineffabile vice mi cancellarono dall’elenco dei beneficiari e non mi invitarono alla manifestazione adducendo a motivo ufficiale che non potevano invitare Arsenio Lupin ma la verità era ben altra: non potevano festeggiare chi gli faceva ombra politica. Scrissi a quel sindaco che gli atti parlavano di banditismo nel 1983, non degli anni precedenti…quelli dal 1956 al 1983 non potevano essere cancellati ad libitum … non esistendo la retroattività per presupposti reati mai dimostrati , ma quel signore non poteva ammettere la grandissima schifezza …una vera e propria carognata che si è manifestata vieppiù quando gli stessi due signori ,danneggiatori degli interessi cittadini, (sindaco e Vice) fecero compilare l’almanacco con gli elenchi dei componenti delle varie amministrazioni, fin dal 1952; infatti nell’elenco dei sindaci, pur essendolo stato facente funzioni, nel 1970, non risulto (risulta la sede vacante) . Il mio “regno” è citato con annotazione quasi invisibile a piè di pagina. Soltanto a sentire il mio nome se la facevano sotto…e questo, ad onor del vero, mi sollazzava.
Messe da parte le cose serie mio tocca accennare alle attuali amenità: Trump ne ha fatta una delle sue con l’ultimo infuocato discorso ai suoi fans che “senza sapere né leggere né scrivere, hanno invaso Capitol Hill. La sinistra americana, che come tutte le sinistre non sa perdere, ha gridato giustamente per l’attacco alla Democrazia dopo che per quattro anni gliele aveva cantate di tutti i colori. La sinistra italiana che si dimentica delle Brigate Rosse, di tutta la politica violenta, degli eventi del sessantotto, delle gambizzazioni e dell’uccisione di Biagi parla di attentato alla Costituzione; comunque la si metta, Trump ha torto perché quando si parla ai fans bisogna tener presente che tra la brava gente vi sono anche i facinorosi, per cui si è responsabili di quello che poi avviene.
Cosa penso del voto in America? La colpa non è di coloro che hanno vinto; quelli del “Biden”, solo perché hanno saputo orchestrare la campagna elettorale ma dei responsabili dei comitati elettorali di Trump che hanno trascurato il meglio …bastava che i comitati regionali la facevano porta a porta: si facevano consegnare le schede da recapitare a mezzo posta (…un strano modo di esprimere il voto)…le compilavano e le spedivano…sono convinto che gli altri lo hanno fatto…mi ci gioco le ormai mie guarnizioni…sono stati più furbi! Trump, dopo la sconfitta postale doveva soltanto accettarla e prepararsi per la prossima volta…la politica è fatta di pazienza e attesa…la colpa, però, è anche del virus, al quale proposito…
LE VACCINAZIONI anti Covid 19. Manca in Italia il Piano Vaccinale (quello con la g e tutt’altra cosa) che determina i compiti del Governo; quelli delle Regioni, quelli delle Asl, quelli dei medici di base. Stabiliti i punti cardine, poiché si sapeva, che prima o poi, il vaccino sarebbe arrivato, bastava organizzare e provvedere nel mese di settembre… Elementare Watson, direbbe Sherlock Holmes. Siete curiosi di sapere come si sarebbe dovuto procedere? Ve lo spiego la prossima volta ma fin da adesso vi dico che per organizzarne l’attuazione non necessitava Archimede Pitagorico di Disneyana, nostra conoscenza, né il sottoscritto che ha studiato soltanto alle elementari ma persone dotate di media intelligenza e fornite del titolo di studio di terza media conseguito con un apposito corso serale (per non parlare di carta regalata). Detto ciò chi sbaglia o ritarda l’iter stabilito dalla legge va a casa perché è in gioco la pelle dei cittadini…sic et simpliciter…lo dettaglierò la prossima volta!! Mi fermo …
per appiapolis del 14.1 2021