– di Francesca Nardi – E adesso che hai terminato tutte le dosi di vaccino a tempo di record e puoi dire urbi ed orbi, con quel sussiego che “sposta la nervatura” e la tua “parlata” tipo “ago aspirato in mezzo ai denti”: “abbiamo finito le dosi di vaccino…eshhh… siamo stati i primi… eshhh…Zingaretti mettiti in fila di lato e fammi posto eshhh…” e, dopo esserti opportunamente lamentato della distribuzione “sperequata” del vaccino…fai una bella cosa… assicurati che, siano state rispettate le indicazioni del Commissario, per garantire la somministrazione della seconda iniezione e che sia stato conservato, il 30 per cento delle dosi ricevute, altrimenti vogliamo vedere dove andrai a trovare, prima ancora del vaccino, l’aria da “aspirare” per atteggiarti a primo della classe. Intanto, il revival sulla distribuzione delle tessere per il pane, in tempo di guerra e di fame, andato in onda nei giorni scorsi, sta per replicarsi, visto che la fornitura di 34mila dosi di vaccino, dovrebbe concludersi tra oggi e domani, con relativa ripresa delle vaccinazioni …Siamo in attesa di assistere infatti ad un altro inqualificabile saggio di disorganizzazione in technicolor, rivendicato spudoratamente, come l’ennesimo successo della brillante gestione dell’Asl Na 1, tanto brillante ed accorta, da essersi fatta sprofondare sotto al naso, mezzo parcheggio dell’Ospedale del Mare, senza che il suo mega intoccabile direttore, Ciro il Grande, peraltro “pure” ingegnere, si fosse mai preoccupato di verificare, “alcunché o alcuncosa”, da quelle parti. Adesso che nel firmamento italico sfrecciano percentuali da brivido, come il 101 per cento di dosi vaccinali somministrate, delle dosi disponibili, percentuale che fa pensare alla moltiplicazione dei pani e dei pesci compresa la distribuzione familistica fuori sacco, e le immancabili accuse di sciacallaggio mediatico hanno concluso il giro dell’isolato, al trotto regolare con zuccherino finale, possiamo infine procedere alla conta dei danni… che sono stati soprattutto inferti al buon gusto, alla logica, alla dignità collettiva…Una piccola guerra virtuale per altrettanto piccole bande, armate di rabbia e di ambizione, che si è consumata sulla testa di chi, arrivato alle 6 del mattino alla Mostra d’Oltremare, domenica corsa, si è visto consegnare il numero 501… De Luca ha vinto il primato italiano della corsa al vaccino ed un coppino appiccicato alla coda della giacca, mentre De Magistris, perdendo un’occasione irripetibile per essere ricordato come un grande sindaco, ha distrutto quel che gli rimaneva in termini di faccia, schierando plotoni di vigili urbani per sanzionare, a colpi di diciotto euro, tutte le auto parcheggiate dai poveri vaccinandi in attesa… una squallida versione mattutina dei suoi dispetti a De Luca, in attesa di Giletti in prima serata… Cela va sans dire che… alla triade intemerata di campioni olimpionici di salto in lungo della spocchia e della chiacchiera, De Luca-Verdoliva-De Magistris, non è passato per la testa neppure lontanamente, che la comunità, da qualche tempo comincia ad accusare seri problemi di stomaco e l’unica cosa di cui questa terra ha bisogno veramente, è una fornitura a livello industriale di antiemetici…ma…di quelli potenti però… Hasta la vista!