CASALUCE – Con una lettera aperta il professor Antonio Cutillo si rivolge ai cittadini ufficializzando la propria candidatura alla carica di primo cittadino
“(…) non chiedere mai per chi suoni la campana. Essa suona per te”
Così Jhon Donne scriveva per sottolineare che il contributo di tutti, nessuno escluso, è in alcuni casi indispensabile per il conseguimento di un risultato!
Qualche tempo fa, mi rivolgevo già a tutti i concittadini per radunare, sotto un’unica bandiera, quanti si riconoscessero nei principi e nella battaglia che UpC aveva condotto.
Ebbene, all’indomani di questa mia “chiamata alle armi” ho assistito ad una proliferazione di iniziative che poco hanno a che vedere con il mio intento aggregativo.
Non è mia intenzione rivendicare meriti per quanto ottenuto dopo appena un anno e mezzo dall’insediamento della nuova amministrazione, poiché non aspiro a medaglie da appuntare sulla giacca!!!
Credo che i meriti vadano ripartiti, purtuttavia consentitemi di rimarcare il duro lavoro che noi di UpC abbiamo sostenuto con infaticabile slancio.
Quanto a me, nonostante le personali vicende, non ho mai distolto lo sguardo dal mio obiettivo finale!!!
Ho lavorato duramente, sebbene ostacolato dall’ex sindaco e da alcuni noti esponenti della maggioranza nell’esercizio delle mie legittime funzioni istituzionali.
Ho segnalato a tutte le autorità competenti ogni forma di ostruzionismo, ogni singola azione illegale o illegittima, sono stato pungolo ed elemento scomodo per la maggioranza, senza guardarmi mai indietro, senza indietreggiare e senza deviare dalla strada maestra.
La tenacia legata all’incessante ricerca del bene, motivo ispiratore e costante della mia discesa in campo alla scorsa competizione elettorale, per osmosi, ha consentito l’avvicinamento di quella parte sana della maggioranza che viveva sopita e soffocata dalla prevaricazione di pochi!!!
Riconosco di essere stato inviso ad una parte dei cittadini di Casaluce, ma consentitemi di chiarire che tanto è stato generato da un travisamento delle mie intenzioni.
Da sempre ho considerato la politica strumento flessibile, capace di piegarsi alle esigenze contingenti mediante accordi in grado di contemperare le diverse istanze.
Mai ho ritenuto di dover ostacolare, per un irragionevole principio, le aspirazioni dell’imprenditoria casalucese.
Ritengo anzi che lo sviluppo del settore produttivo possa rendere il nostro paese competitivo rispetto al circondario.
Tuttavia, l’implementazione di questo settore non può prescindere dalla definizione, a priori, di criteri trasparenti che pongano tutti gli imprenditori nelle medesime condizioni di partenza. Individuati tali criteri, unitamente ad un’area ad esclusiva vocazione industriale, potranno allora fiorire capannoni e nuove iniziative economiche.
Questa è stata la battaglia da me condotta e tesa ad evitare che l’iniziativa economica di un imprenditore dovesse passare per il vaglio ed il placet di alcuni personaggi, attraverso un articolato sistema clientelare, pericolosamente pregiudizievole per quegli imprenditori che non avessero intercettato il “sistema”.
Sappiate, cari concittadini, che per lungo tempo qualcuno ha manipolato le nostre menti lasciandoci confondere il legittimo per elargizione.
Con un regime autocratico, ci hanno fatto credere di doverci genuflettere per ottenere ciò che ci era dovuto, che il “signorotto”, come in una lontana epoca feudale, potesse discrezionalmente, di giorno in giorno, decidere dove e come far fiorire dal nulla capannoni attraverso opinabili conferenze di servizio!!!
Non è questo lo sviluppo del territorio sognato e tradotto da UpC nel proprio programma che vi invito a rileggere (allegato in calce).
Ciò posto, chiedo con estrema onestà e, senza tema di essere smentito, perché mai dovrei lasciare spazio ad altri soggetti che, dormienti per anni anche nel ruolo di opposizione, si sono improvvisamente risvegliati per raccogliere i frutti seminati e curati da altri.
Sono pronto e felice di ascoltare le proposte di tutti, purché esse siano figlie di una logica slegata dall’interesse personale!
Non ho ambizioni da “primo uomo”, ma credo senza ipocrisia di poter radunare intorno a me vecchi e nuovi politici accomunati dalle buone idee e ripropormi ai concittadini che, liberamente, potranno bocciare o premiare il mio percorso, valutando i risultati!!!
Chi sarà con me, fidandosi della mia guida, non dovrà temere preventive spartizioni, o compromessi, poiché la mia attenzione sarà esclusivamente rivolta a progetti di rinascita di Casaluce!
Ho scavato un solco profondo e vi ho gettato il seme: consentitemi adesso, con il vostro sostegno, di farlo germogliare!”