CAMPAGNA VACCINALE, IL NURSIND CHIEDE ALLE AZIENDE IL POTENZIAMENTO DELL’ORGANICO

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Il segretario regionale del Nursind Antonio Eliseo ha inviato un comunicato in cui si legge: “Le file chilometriche di operatori sanitari in attesa per ore per ricevere il vaccino nei pressi della Mostra d’Oltremare, rappresentano l’ennesima falla nella gestione organizzativa della sanità nella nostra regione. Convocati tutti insieme senza alcun criterio, senza prevedere un orario di prenotazione, costretti sotto la pioggia ad inevitabili assembramenti e con un unico bagno a disposizione per uomini e donne. Questa è la misura del trattamento per coloro che dall’inizio di questa pandemia stanno combattendo in prima linea senza mai tirarsi indietro. Siamo inoltre preoccupati della carenza di personale infermieristico e medico; sebbene la Regione abbia indicato la necessità di assumere suddetto personale, non ha ancora chiarito se le Aziende dovranno provvedere in autonomia con le risorse già a loro disposizione o potranno attingere a nuove assunzioni come a nostro avviso dovrebbe essere. Non possiamo permetterci, in questa fase, di lasciare le Aziende sanitarie senza strumenti e risorse anche perché dobbiamo essere pronti ad una potenziale terza ondata che potrebbe mettere nuovamente in ginocchio il nostro Sistema Sanitario Regionale. È per questo che strumenti e risorse, in virtù di questa potenziale eventualità, devono restare sul campo e non è tollerabile che si verifichino sottrazioni che portino conseguenze sui servizi e sui cittadini. Ancora oggi, dopo l’approvazione del DEFCR 2021/2023 da parte del Consiglio Regionale che ha previsto l’allineamento dei contratti in essere per tutti gli operatori sanitari a tempo determinato della durata di 36 mesi, le Aziende Sanitarie e Ospedaliere Regionali, salvo alcune eccezioni, stanno procedendo con rinnovi dei contratti di pochi mesi nei confronti di quegli operatori sanitari assunti durante l’emergenza Covid e grazie ai quali si è riuscito ad evitare il collasso del nostro sistema sanitario. Chiediamo, pertanto, che tutte le Aziende Sanitarie della Regione procedano alle proroghe dei contratti della durata di 36 mesi e che si potenzi ulteriormente l’organico attraverso assunzioni di medici e infermieri. Infine una riflessione va fatta sulla macchina organizzativa regionale e sulle disposizioni calate dall’alto. Non è più accettabile che chi riceve tali disposizioni non essendo capace di soddisfarle per insufficienti risorse, anziché rivendicarle, rimanga in silenzio, andando incontro ad inevitabili criticità”.