– di Nicolò Antonio Cuscunà –
Sulla Variante ANAS -Maddaloni -Santa Maria Capua Vetere-, nei pressi dell’uscita di San Prisco, ieri sera, in un incidente con altre auto è morto l’avv. Gerlando Lo Presti. La drammatica notizia impiega poco a fare il giro del web, corale sgomento di quanti lo conoscevano da vicinissimo, vicino o da lontano. Non è la drammatica circostanza a fare di Gerlando una persona perbene, realmente stimato e benvoluto da tantissimi, anche da quelli che con Lui non spartivano comuni passioni. Un amico e collega così lo definisce: “…duro apparente, un mite e leale con tutti, non aveva nemici anche se li attirava col Suo modo schietto d’esprimersi senza tergiversare, senza nascondere il Suo pensiero difficile, vigoroso e impavido da comprendere…, ma sicuramente libero”. Era il Suo essere, d’abitudine puntava controcorrente, ma non per moda. Nella vita, nelle idee, nello sport praticato da giovane e tifato, sosteneva strenuamente quanto e quello in cui credeva, piaceva o non, facile o difficile da comprendere; non s’imponeva, si esprimeva e rispettava chi non lo condivideva. Amicizia, lealtà e libero pensiero, i Suoi valori professati, non omologo e senza filtri il suo agire.
“Non ti fidar di me se il cuor ti manca”: questa massima è pienamente calzante per definire chi è “Gerlando Lo Presti“.
Gerlando è venuto a mancare nel momento in cui più gioiva del suo “credo calcistico”. Il Milan-calcio, squadra del cuore, difeso e sostenuto anche nei campionati di serie B, ci auguriamo vinca lo scudetto anche in Suo onore.
La redazione di AppiaPolis, i suoi amici di militanza politica, di tifoseria milanista, conoscenti e non lo ricorderanno sempre.
