OSPEDALE SAN ROCCO, RISTRUTTURAZIONI MILIONARIE E PEDIATRIA SENZA MEDICI

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%name OSPEDALE SAN ROCCO, RISTRUTTURAZIONI MILIONARIE E PEDIATRIA SENZA MEDICI(f.n.) – E chi l’avrebbe detto che le cose non possano cambiare?, va da sé che dopo avere attraversato un anno, come quello che oggi volge finalmente al tramonto, il minimo che si possa fare è tentare almeno di “simulare” quel cambiamento annunciato da decenni, non fosse altro per scaramanzia. I vaccini sono arrivati anche al San Rocco di Sessa e questa è la prima buona notizia di fine d’anno, sono arrivate anche le mascherine in omaggio, un po’ fuori norma e di materiale un po’ scadente  ma…a caval donato non si guarda in bocca e meglio queste, che la carenza delle stesse, lamentata fino a ieri, anche se certe cose, le persone tanto buone e caritatevoli e soprattutto timorate di Dio,  non le raccontano, quando rilasciano sui social giudizi che definire “impropri” è un eufemismo e quindi registriamo una seconda bella notizia e andiamo avanti…e due belle notizie sono già una ipotesi di cambiamento rispetto a Saturno contrario che ha imperato fino ad oggi, in attesa fiduciosa  della terza buona notizia che, però, va a schiantarsi contro un muro di piombo…Infatti questa mattina 31 dicembre, risulta che la pediatria del San Rocco sia ancora senza turni. In pratica non ci sono pediatri e alle 10.30 non si era ancora in grado di stabilire chi dovesse fare il turno di notte domani….Decisamente la riflessione viene spontanea…Invece di spendere milioni nella ristrutturazione di reparti vuoti, all’ombra dei milioni stanziati per il futuro Ospedale aurunco, il tutto avvolto nelle nebbie dorate di una strana illusione, non sarebbe stato meglio organizzare la sopravvivenza dell’esistente in maniera almeno decente e almeno una ‘ntecchia funzionale, visto e considerato che stiamo parlando di un presidio ospedaliero? Ma tutto sommato possiamo sempre sperare nel solito refrain…già..perché in situazioni come questa, guarda caso, si accende ritualmente un lumicino in fondo al tunnel che indica, guarda caso, sempre la solita soluzione in extremis, che, guarda caso, comporta sempre un esborso economico da parte dell’Asl, esborso che, guarda caso, diventa indispensabile per garantire l’assistenza…e quindi nessuna meraviglia se a colpi di 500 o 600 euro al giorno si chiameranno a breve medici dal Santobono….Infatti, secondo Radio Asl questa dovrebbe essere la naturale evoluzione di questo ulteriore saggio di incapacità gestionale, del sistema sanitario locale anche se, alla fine dell’anno ci concediamo l’azzardo di dire che l’incapacità a lungo andare, non è più credibile e lascia intravedere la possibilità che si tratti di ben altro…Si cambia, si cambia purché tutto continui ad essere esattamente come prima.. .Hasta la suerte!

1 commento

  1. In realtà sotto accusa è l’intero sistema di gestione delle risorse umane dell’ASL Caserta, dove non esiste alcuna programmazione del reclutamento e del turnover del personale, e dove si procede con provvedimenti straordinari di mobilità ed al ricorso ad un numero abnorme di ore di prestazioni aggiuntive con una spesa fuori controllo senza garantire una corretta funzionalità delle strutture. Un vero e proprio fallimento della capacità gestionale, tanto l’importante è accontentare gli amici e, gli amici degli amici, del corretto funzionamento dei servizi sanitati; e chi se ne frega!

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