CASALUCE, SI CHIUDE UN ANNUS HORRIBILIS

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antonio cutillo CASALUCE CASALUCE, SI CHIUDE UN ANNUS HORRIBILIS      –        di Antonio Cutillo          –                                   

Si chiude un anno funestato da una inimmaginabile pandemia che ha sconvolto gli assetti mondiali. 

Anche nel nostro piccolo contesto, l’ondata del virus ha lasciato tracce indelebili: perdite umane e materiali hanno generato vuoti incolmabili!

Vuoti come quello amministrativo che si è venuto a creare da qualche settimana a Casaluce.

Ma il nostro paese non è smarrito o fuori controllo come si vorrebbe far credere, esso anzi si appresta a vivere una rinascita che richiederà l’unione di tutte le forze in campo. 

È indubbio che l’assetto amministrativo ereditato sarà, per il successore, una situazione scomoda e difficile da gestire.

Non vi saranno trofei da ritirare, né un bilancio tale da consentire ampi spazi di manovra, perché ciò che poteva essere investito nel benessere e nei servizi del nostro paese, si è disperso in mille rivoli che conducono tutti alla stessa malsana fonte!

Nonostante il prospettato panorama ritengo, ora più che mai, che tutte le componenti politiche che hanno contribuito a questa virata, unitamente ai tanti volti nuovi e vecchi che stanno emergendo in questi giorni debbano, con un bagno di umiltà, indietreggiare e lasciare emergere, in modo assolutamente democratico e condiviso, una rosa di nomi capace di traghettare Casaluce verso la sponda del bene comune, nella piena condivisione di obiettivi e ideali!

L’ostinazione e la perseveranza di tutti noi esponenti dell’opposizione, unita alla determinazione dei 5 membri dimissionari della maggioranza, hanno reso possibile un primo passo verso la legalità.

Maggioranza e opposizione si sono così riscoperti uniti nei medesimi obiettivi, capaci di gestire un progetto comune in cui il profilo umano, politico ed intellettivo di ciascuno abbia sempre lo stesso peso.

Ora quella visione nella quale noi di UpC abbiamo creduto e per la quale, in un anno e mezzo, abbiamo speso ogni nostra risorsa, deve prendere forma e consistenza, facendo fronte comune, opposizione, membri dimissionari della maggioranza e quanti si sentano accomunati e si ritrovino nel medesimo progetto di rinascita.

Il contributo di ciascuno sarà determinante per la svolta da imprimere al nostro paese!

La concretizzazione di questa idea non potrà, però, essere vanificata dalla frantumazione degli schieramenti, poiché essa favorirebbe, ancora una volta, la pericolosa avanzata di coloro che, scacciati dalla porta, vorrebbero rientrare dalla finestra.

Non è questo il momento storico per dare spazio a personali ambizioni, ma è il tempo di lavorare sinergicamente ad un riscatto del nostro territorio, con profondo senso di responsabilità.

In prima persona pongo, sommessamente, l’esperienza maturata in questo periodo di intenso lavoro, al servizio di quanti vorranno unirsi in questa meritoria opera di ripristino dell’immagine violata dell’ente Comune!

Senza alcuna velleità personale, mi rimetto a quanti, condividendo il mio/nostro slancio, vorranno rimboccarsi le maniche per intraprendere un percorso non agevole.

La scalata sarà difficile, ma il panorama – vi garantisco – sarà degno delle nostre aspettative!

Nel contempo, l’occasione mi è gradita per formulare i migliori auspici per l’anno che verrà nei confronti di tutti i concittadini, con un doveroso pensiero verso coloro che ci hanno lasciato.

Che sia un anno prospero, capace di ricompensare ciascuno di noi delle rinunce, soprattutto umane, che esso ha imposto.

Riscopriamo, dunque, il senso della socialità, forti di un nuovo, acquisto valore della vita!