GLI INCREDIBILI CREDENTI

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  peppe rock GLI INCREDIBILI CREDENTI         –      di PepPe Røck SupPa      –                           

“Meglio essere atei che credenti se da credenti non si è credibili” ripete spesso lo Papa nelle sue omelie, e io da più che ateo, paradossalmente, mi trovo d’accordo con lui, mentre agli ipocriti cattolici questa frase non piace, non va giù e di ipocriti cristiani cattolici questo Paese è pieno.

Dunque, visto che il 90% degli italiani si dichiara cattolico, e quindi cristiano, perché anziché ascoltare chi per loro rappresenta Cristo, lo Papa appunto, fanno tutto il contrario o non fanno niente? E guarda se tocca proprio a me difendere lo Papa, che nella sua logica ha pienamente ragione. Anche perché la questione è davvero molto semplice. Per me, che ho una visione della vita completamente scientifica, e per la Scienza, la stessa Scienza a cui si affidano quando vanno a farsi curare, perché sono attaccati a questa vita come me (loro che credono nella vita dopo la morte, il paradosso massimo), la Terra ha quattro miliardi e mezzo di anni, la vita degli organismi multicellulari seicento milioni, la vita dell’Uomo sulla Terra duecentomila, posso permettermi di essere quello che sono, ossia individualista, liberista e liberale. E perfino stronzo, quando è il caso. Ma un cristiano no. Un cristiano è qualcuno che crede in Gesù, un personaggio di un best seller di duemila anni fa che accusava la ricchezza, credeva negli ultimi che sarebbero stati i primi, diceva di accogliere chiunque a casa propria, a chi ha fame dare da mangiare, a chi ha sete dare da bere, lo fanno o hanno passato le feste natalizie ad abbuffarsi nelle loro case?

In questo Paese se non mi sembra così strano che uno di estrema sinistra sia anche cristiano (come ad esempio Pier Paolo Pasolini), mai capirò come si possa essere cristiani e di destra, motivo per cui non ho mai votato né la destra né la sinistra, troppo cristianesimo per i miei gusti. Cristiani ma con il conto in banca, cristiani per il profitto, cristiani ma con ville, cristiani ma che fanno sesso come me e perfino più di me (io ormai ne faccio poco perché mi sono stancato, non perché qualcuno mi dica che è peccato). Nel pensiero cristiano è colpevolizzata qualsiasi forma di individualismo, non per altro il capitalismo è sempre stato avversato tanto dai cristiani quanto dai marxisti. E loro, i cristiani, magari si lamentano perché dall’Africa arrivano persone disperate affamate? Non dovrebbero aprire le loro case? A volte penso che quelle come Giorgia Meloni anziché il Vangelo abbiano letto il Mein Kampf. Questo Papa non piace a molti cattolici perché dice cose troppo cristiane, ma se sono cristiani dovrebbero pagare un prezzo, ascoltarlo lo Papa, non devono vivere come me, io posso permettermelo, ma loro no, non possono, altrimenti che differenza c’è? Da cosa si differenzia il mio stile di vita da non credente dal loro? E non parliamo poi di quanto faccia ridere uno come Matteo Salvini, che esibisce ad ogni occasione un crocifisso, che gira con il rosario, per poi respingere ogni volta politicamente i barconi di disperati, e io da non credente, ma da liberale, filocapitalista, antifascista e anticomunista, un barcone in mezzo al mare pieno di povera gente non lo lascerei mai. Mai.

Ma ve lo immaginate Gesù Cristo che dice: “prima gli italiani?”. Amare il prossimo, non a mare il prossimo, cari seguaci cristiani subumani. Altrimenti, come dice lo Papa, sono solo degli ipocriti.