(f.n.) – L’anno peggiore della nostra storia recente volge al termine e affinché in Piazza Asl, si possa continuare a dire che siamo brutti, sporchi e cattivi sì, ma anche puntigliosi ed amici intimi delle verità nascoste sotto i cerotti medicati new age, ma soprattutto restii a tollerare avvertimenti più o meno larvati, più o meno mascherati da apparente cortesia, desideriamo chiudere l’anno come lo abbiamo cominciato: raccontando alcune storie di cui ci siamo interessati, dall’inizio. Fu con delibera 528 del 13.12.2019, che la dottoressa Stefania Squillante approdò ai lidi dell’Asl di Caserta “in qualità di Assistente Amministrativo C” (sic!) sorretta da un nulla osta al Comando, per un anno, rilasciato dall’Università degli Studi di Napoli “Luigi Vanvitelli”. Oggi, con delibera 1743 del 23.12.2020, quel Comando viene prorogato dal Dg Ferdinando Russo per un altro anno, questa volta, con livello funzionale “fascia A.U.O. VIII categoria D, posizione economica D4 del CCNL del comparto Sanità”. Ora… non si comprende perché l’Asl di Caserta, qualora la dottoressa Squillante, avesse fatto notare un eventuale errore di inquadramento, non abbia repentinamente, con lo stesso atto formale, provveduto, nel corso di un intero anno, a rettificare un errore così marchiano. Ma, non figurando nell’atto, alcuna rettifica “per mero errore materiale” come è in uso dire da quelle parti, le ipotesi sono assai poche: o un anno fa era indispensabile un Assistente Amministrativo o quest’anno non serve più un Assistente Amministrativo e, quindi come un cappotto double face, si utilizza la dottoressa Squillante in veste di Collaboratore Amministrativo. O, durante l’anno 2020, la stessa dottoressa Squillante ha partecipato a qualche concorso pubblico per diventare Collaboratore Amministrativo. Comunque sia… i conti non tornerebbero poiché trovandosi in posizione economica D4 con una media improbabile di almeno un anno per fascia economica, la dottoressa Squillante avrebbe vinto il concorso nel 2016. Così non è, poiché la dottoressa Squillante che ha molta confidenza con l’istituto dei “Comandi”, infatti, già con delibera 523 del 23.07.2016 dell’A.O.U. Federico II, la Squillante usufruiva di una “proroga Comando” in qualità di Assistente Amministrativo C/C3 (sic!). Ovvero, la dottoressa di cui trattasi, dipendente della Seconda Università degli Studi di Napoli, era già in Comando all’A.O.U. Federico II dal mese di luglio del 2015 fino a luglio 2016, quindi prorogata fino al mese di luglio del 2017 dal Commissario Straordinario, Vincenzo Viggiani. Ora, si tratterà forse degli effetti del ripetersi di una fausta congiunzione astrale, ma sembra che comunque, in qualche modo già allora, la dottoressa Squillante frequentasse gli stessi ambienti di cui è stato Direttore Sanitario Aziendale lo stesso Ferdinando Russo che ha firmato il nulla osta della dottoressa Squillante presso la Asl di Caserta. Infatti al Dg Russo, con delibera Commissariale 799/2011, fu rinnovato l’incarico quinquennale di Direttore del Distretto n. 43, fino all’ 8 agosto 2016 (data della delibera di aspettativa per l’incarico di Direttore Sanitario Aziendale della AOU Vanvitelli, già SUN). Inoltre, il Dg Russo, dall’8 agosto 2016 ebbe l’Incarico di Direttore Sanitario Azienda Ospedaliero Universitaria della Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli, già Seconda Università di Napoli (SUN). Ora, sempre per essere in linea con la normativa vigente, non si comprende bene perché altri dipendenti, magari in servizio a Treviso, al fine di ottenere un riavvicinamento hanno necessità di usufruire della compensazione con altro dipendente ed, in questo caso invece, si riescono a sommare comandi su comandi senza motivazione plausibile alcuna, come se in assenza della dottoressa Squillante, l’Asl di Caserta non avrebbe alcun motivo di esistere, né si potrebbe procedere ad alcun concorso o gara senza la presenza in qualità di Componente di Commissione della stessa dottoressa Squillante…della serie: i grandi interrogativi della storia…Hasta la suerte!