OSPEDALE. CARENZA DI FIGURE DI SUPPORTO, IL NURSIND SCRIVE A POSTIGLIONE

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Il segretario territoriale del Nursind Antonio Eliseo, ha inviato una nota al responsabile della sezione di controllo dell’Ufficio Regionale della Corte dei Conti della Campania, dottor Longavita, al direttore generale per la Tutela della Salute ed il coordinamento del sistema sanitario regionale, avvocato Postiglione e al direttore generale dell’Aorn di Caserta dottor Gubitosa, avente per oggetto: carenza di figure di supporto. “La sicurezza dei pazienti è uno dei fattori determinanti la qualità delle cure e pertanto è uno degli obiettivi prioritari che il Servizio Sanitario Nazionale si pone- si legge nella nota- Lo sviluppo di interventi efficaci è strettamente correlato alla comprensione delle criticità dell’organizzazione e dei limiti individuali, richiedendo una cultura diffusa che consenta di superare le barriere per l’attuazione di misure organizzative e di comportamenti volti a promuovere l’analisi degli eventi avversi ed a raccogliere gli insegnamenti che da questi possono derivare. La sicurezza dei pazienti quindi si colloca nella prospettiva di un complessivo miglioramento della qualità e poiché dipende dall’interazioni delle molteplici componenti che agiscono nel sistema, deve essere affrontata attraverso l’adozione di pratiche di governo clinico che consente di porre al centro della programmazione e gestione dei servizi sanitari i bisogni dei cittadini, valorizzando nel contempo il ruolo e la responsabilità di tutte le figure professionali che operano in sanità. Rafforzare le competenze dei professionisti è infatti un valore essenziale, così come la formazione costituisce uno strumento indispensabile per assicurare l’erogazione di cure efficaci e sicure. In questi anni, molte iniziative formative sono state intraprese, seppure con varie tipologie e modalità diverse. Tali esperienze inducono a riflettere sulla necessità di raggiungere un livello omogeneo di competenze e conoscenze che favorisca l’attuazione delle strategie per la sicurezza dei pazienti a livello nazionale. Tutto questo resta l’obbiettivo principale al quale tutte le Aziende dovrebbero puntare. Quello che come Nursind riscontriamo all’AORN è una approssimazione derivante dei piani assistenziali per la carenza di personale di supporto. Infatti tale carenza induce un effetto domino su tutta l’attività assistenziale a partire dalle attività domestico -alberghiero per troppo tempo demandate al personale infermieristico che distoglie in maniera continuativa parte del tempo alle attività dettate dal proprio profilo. Va sottolineato che dal 2019 quindi in era pre Covid il personale addetto al facchinaggio e al trasporto è stato licenziato e quindi quel lavoro che veniva espletato ricade sul personale infermieristico e sugli oss restanti . Questo demansionamento della figura infermieristica avviene in tutte le UOC e UOSD, provocando difatti la mancata applicazione di Linee Guida – Procedure e Protocolli riferite ai piani assistenziali e previsti dalla Legge Gelli. Il Nursind, ritiene che oltre al demansionamento oramai acclarato, oltre al puntuale sforamento del fondo del lavoro straordinario per il mantenimento dei Lea , vada aggiunto un Danno Erariale e per l’utilizzo improprio del personale infermieristico in ruoli in un caso sotto demansionati (utilizzo in prestazioni domestico alberghiero), o sovra demansionati utilizzati in ruolo facenti funzione di coordinamento infermieristico (che porterà a contenziosi legali nel tempo ) pur stando in presenza di graduatorie aperte per tali profili. Pur in presenza di un piano triennale del fabbisogno del personale e le graduatorie di oss aperte del Cardarelli e della Asl Na2 Nord ancora assistiamo ad una carenza diventata cronica di tali profili. Il Nursind ha più volte sollecitato la Direzione Strategica del AORN a colmare queste carenze ma nessuna risposta in tal senso è mai arrivata“.