L’EX SINDACO SCALCIA, MENTRE QUALCUNO CONTINUA AD ESSERE LO SCUDIERO DI QUALCUN ALTRO…
– di Salvatore Zinno –
Parafrasando la rubrica del noto vignettista Marassi, a Sessa Aurunca ci sono “i Sassi di Sasso”; silvio Sasso ovviamente l’oramai ex sindaco aurunco mandato al patibolo (politico) dalle truppe olivieriane a pochi mesi dalla fine del suo mandato.
Non l’ha mandata proprio giù la sculacciata ricevuta dal suo ex mentore Gennaro Oliviero e a “bocce ferme”, a distanza di qualche settimana dai fatti, il nostro “martire” sessano Silvio Sasso ha iniziato a tirare qualche sassolino verso gli avversari, una volta amici; i rappresentanti del PD sessano. Nel frattempo, pazientemente, sta lavorando alla creazione di una lista che possano appoggiare il suo progetto politico indipendente…o quasi – ma di questo parleremo più avanti!
Torniamo agli ex amici politici del PD, e soprattutto a colui che di Sasso ne è stato l’uomo ombra per oltre quattro anni, il compagno costante dalla colazione alla cena… lo scudiero fedele si, ma non all’ex sindaco bensì a Gennaro Oliviero, per conto del quale seguiva passo passo l’ex primo cittadino per confutarne l’obbedienza al dominus Oliviero e correggere eventuali deviazioni dalla via maestra impostata sempre da lui, il capo supremo. Di chi parliamo?
Ma ovviamente dell’immarcescibile Ciro Marcigliano, l’uomo che ha costruito la propria esistenza nel cono d’ombra di Gennaro Oliviero, sin da quando il potente politico di oggi muoveva i primi passi nella politica locale e contemporaneamente il Marcigliano veniva assunto come operaio nella Formenti industrie di Sessa Aurunca; uno dei primi serbatoi elettorali di Oliviero.
Da lì in poi la scalata è stata pedissequa alla carriera politica di Oliviero, più il politico consolidava il potere e più Marcigliano irrobustiva la sua di posizione. Oggi è un funzionario di una partecipata regionale distaccato presso l’ufficio politico del suo dominus Oliviero, con stipendio di tutto riguardo e rendimento lavorativo pari a zero.
Marcigliano quindi da scudiero di Sasso ieri, resta tale anche oggi ma di un cavaliere diverso; e proprio a Marcigliano è dedicato uno dei “Sassi di Sasso” lanciato nello stagno di Facebook qualche giorno fa dall’avvocato sessano.
L’Avv. Sasso, in merito alla delibera commissariale n° 4 del 10/12/20, si lascia andare a delle sue personali considerazioni e tra le altre cose scrive: “…Basta avere i requisiti richiesti ed inoltrare l’apposita domanda. Nient’altro! Come nel Marzo/Aprile scorso con la mia Amministrazione anche oggi con il Commissario non è necessaria alcuna mediazione di sedicenti “maneggioni” che si autopropongono non autorizzati da nessuno. …Anche questa fermezza (dell’ex sindaco – NDR) nei confronti di autoproclamati mediatori “d’influenze” ha determinato la caduta per sfiducia dell’Amministrazione Comunale. …Chi si propone non aggiunge niente e “lavora” solo per sé stesso”!
I sedicenti maneggioni, autoproclamati mediatori d’influenze che hanno determinato la caduta dell’amministrazione Sasso, sembrano essere proprio l’identikit dello scudiero Marcigliano, e chi nasce scudiero, muore scudiero…come lo scorpione della famosa favola di Esopo… “è la sua natura”!
E abbandonato Silvio Sasso, il nostro è passato alla corte del neo-commissario Cantadori, al quale noi di AppiaPolis avevamo provato a dare una fiducia che ci sta rapidamente restituendo intonsa.
Voi lettori vi chiederete: ma perché scrivete ciò?
Il perché è presto detto: il 10 dicembre il commissario prefettizio pubblica la delibera n° 4 con i criteri per l’assegnazione di buoni spesa o per l’erogazione di pacchi alimentari, e il giorno successivo chi va in un noto supermercato sessano a “trattare” con il titolare dell’attività commerciale, la preparazione ed il contenuto dei famosi pacchi alimentari da consegnare alle famiglie in difficoltà? No, non avete possibilità di sbagliare, la risposta è proprio quella: Ciro Marcigliano!
Ora ci chiediamo noi giornalisti sempre più brutti, più sporchi e più cattivi…ma a che titolo un ex consigliere comunale (Marcigliano è decaduto nel momento in cui ha votato la sfiducia a Silvio Sasso) si reca per conto dell’amministrazione comunale – retta pro-trempore da un commissario prefettizio – a concordare con un imprenditore la preparazione di pacchi alimentari che saranno pagati poi con fondi comunali?
E proprio qui che il commissario Andrea Cantadori ci inizia a deludere…lo sa Cantadori che alcuni “personaggi” appartenenti alla stessa cricca, vanno predicando per “Sessa e tutti i 36 casali” che il commissario risponde a loro e: …tranquilli, se avete bisogno ci pensiamo noi”!
È millantato credito o cosa?
Per la cronaca, si parla di pacchi alimentari del valore di massimo trenta euro…meglio di niente per chi è in difficoltà ma che vengano distribuiti con criterio, con equità, con coscienza e soprattutto non divengano il solito mezzo di clientela politica.
In conclusione, la nostra è stata solamente la “traduzione” in italiano di uno dei “Sassi di Sasso”. Ne sono stati lanciati altri e a breve ve li racconteremo…intanto la domanda è: Marcigliano è diventato lo scudiero di Cantadori?