SANTA MARIA CAPUA VETERE – La fase delle osservazioni al Piano Urbanistico Comunale, lo strumento che andrà a sostituire il Piano Regolatore datato circa 36 anni risultando totalmente inadeguato alle attuali esigenze della nostra Città, durerà fino al prossimo 31 gennaio. A deciderlo è stato l’organo esecutivo guidato dal Sindaco Antonio Mirra per garantire la massima condivisione e partecipazione anche in considerazione della restrizione di mobilità derivante dall’emergenza da Covid-19 e delle prossime festività natalizie.
La fase delle osservazioni, che segue l’avvenuta adozione in Giunta, porterà successivamente alla definitiva approvazione dello strumento di pianificazione urbanistica che andrà a ridisegnare la Città, preservandone la matrice storica come riferimento per la città contemporanea e del futuro.
“Con questa delibera di allargamento dei termini per le osservazioni – ha dichiarato il sindaco Antonio Mirra – abbiamo voluto garantire la massima partecipazione e condivisione in una fase di straordinaria importanza per il futuro della nostra bellissima città; tale scelta si pone in linea di coerenza con tutto il percorso sin qui fatto in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’Università di Napoli “Federico II” che, a partire dall’iniziale ottimo lavoro svolto dall’assessore Nicola Leone, ha costantemente mirato al confronto, da subito con le forze di minoranza, poi con la fase di auditing, con la pubblicazione sul sito dell’ente della bozza di piano preliminare e con gli incontri con gli ordini professionali e le associazioni di categoria. Adesso, convinti che tutto è migliorabile con un proficuo confronto, dopo l’adozione da parte della Giunta attendiamo e diamo massimo spazio alle osservazioni, per arrivare all’approvazione del migliore pianificazione possibile nell’interesse della comunità sammaritana”.
L’approvazione del PUC rappresenterà una svolta storica per la città e si basa su quattro assi portanti: vivibilità, mobilità e accessibilità, rigenerazione urbana sostenibile e, infine, sostenibilità energetica. Un percorso che ovviamente tiene conto della matrice storica della Città, valorizzandone risorse archeologiche ed architettoniche, ma anche l’attuale identità basata sul sistema universitario e giudiziario. Si tratta quindi di un Piano che mira alla tutela del verde esistente e quindi all’ambiente, ponendosi in contrasto con l’edificazione selvaggia, che punta alla riqualificazione, alla tutela, al recupero e all’allargamento del centro storico ma anche alla valorizzazione di tutte le “porte di ingresso” della città, che prevede dopo decenni finalmente la “regolarizzazione urbanistica” di tante anomalie e in particolare di alcune aree cittadine tra cui Campo Sorbo, allo sviluppo e ottimizzazione della rete commerciale e terziaria, all’adozione di una mobilità sostenibile alternativa e, soprattutto, al totale abbattimento delle barriere architettoniche. Il piano va, infatti, di pari passo con l’altra svolta storica: la prossima approvazione per la prima volta del Piano Generale del Traffico Urbano.