Avevo promesso, fin dall’inizio della collaborazione con AppiaPolis, che mi sarei occupato soprattutto del vecchio modo di amministrare la cosa pubblica, ai miei tempi; del come l’eletto doveva (e, ancora oggi, deve) affrontare l’incarico che gli viene affidato e cosa, molto importante, di come doveva approcciarsi “alle risorse umane” che a quei tempi erano definite soltanto “il personale”, per evitare che le cosiddette risorse fossero costrette ad obbedire senza capire, perché quando non si capisce si fa finta di credere e si mette in difficoltà l’amministratore preposto alla gestione dell’incarico. Era un inconveniente che con me non poteva accadere poiché coltivavo il vezzo di non abdicare ai poteri concessimi dai compiti affidati e non consideravo ” il personale” soltanto dei lavoratori tenuti alla cieca obbedienza ma collaboratori con i quali, nel rispetto dei ruoli, gestivo l’impegno. Quando si viene incaricati di gestire una branca della Pubblica Amministrazione, per prima cosa si studia la legge, il tipo di lavoro da espletare e si impara a conoscere vizi e virtù delle risorse a disposizione …si pesano le intelligenze interne e si studiano anche le “esigenze amministrative” per i contatti con le autorità esterne alla Amministrazione…almeno, così intendevo il mio impegno. Porto un esempio: non ho mai consentito che la Soprintendenza ai Monumenti ponesse il becco nelle autorizzazioni ( di competenza del Comune) per il rilascio dei permessi per l’occupazione del suolo pubblico da parte dei gestori dei bar …i ruoli dovevano essere rispettati, diritti mai violati e le responsabilità assunte con consapevolezza….a proposito: la manutenzione dei Giardini Flora e di tutta Piazza Carlo III era tenuta dal Comune di Caserta che vi spendeva decine di milioni…ln questo quadro, la prima organizzazione accorta del caotico commercio che impazzava nella piazza antistante alla Reggia e fin sotto i portici di Palazzo Reale fu fatta dal sottoscritto che insieme all’architetto, signora Asso, (soprintendente ai beni culturali) regolamentò il tutto eleminando il disdoro “guappesco” di alcuni venditori ambulanti . Oggi, mi risulta che gli amministratori di Caserta non starnutiscono (non concedono l’autorizzazione per l’occupazione di parte del suolo pubblico del Centro Cittadino) se il soprintendente non gli porge prima il fazzoletto…hanno abdicato ai loro poteri…se ne vadano a casa!
È vero che la legge è cambiata, che i dirigenti con le loro determine dettano l’input, ma la responsabilità politica, l’organizzazione del provvedimento lo pone in atto l’amministratore a cui è affidata la gestione politica che attiene all’incarico ed è lui che” paga inconsapevolmente” se non dirige e organizza con competenza e oculatezza ogni provvedimento di sua competenza…l’eventuale reato si chiama Culpa in Vigilando. L’Amministratore deve conoscere i meccanismi dell’incarico. Prospetto un caso “OFF LIMITS” nella organizzazione nella Polizia Urbana…per il quale mi sono chiesto se l’Amm.re ADDETTO si sia mai informato su tale organizzazione. Giorni fa provenivo da via Roma e giunto all’incrocio con via Unità D’Italia ho trovato il blocco del traffico; ho chiesto al vigile di servizio il percorso per recarmi a Centurano e il solerte “pizzardone” mi ha rispedito per via Roma, via Galilei, Corso Trieste, via Colombo, via Ricciardi via Caduti sul lavoro ecc …ecc.. Ritengo che non conosca la città perché avrebbe dovuto indicarmi il celere percorso per S. Benedetto, Falciano e quindi Centurano ma la cosa più grave è un’altra: ho chiesto a un amministratore Casertano notizie e mi ha risposto che un fabbricato era interessato dall’operazione dei Vigili del Fuoco…Ho fatto mente locale e non gli ho detto che la carreggiata ovest era funzionante e che sul lato Est della carreggiata stradale non insistono fabbricati ma soltanto il muro del MACRICO….ha dato soltanto fiato ai polmoni ( forse perché col COVID necessita)… Ma chi fa l’ordine di servizio conosce i colleghi ? Vi è qualcuno tra i responsabili dei VV.UU. che insegna alle nuove incolpevoli leve quali sono e come si denominano le strade, le piazze, i vicoli e le vielle della città? Nel prossimo numero darò alcuni consigli all’assessore al traffico per quello che riguarda il traffico sul Corso Trieste e magari anche per qualche altra strada …e perdonatemi l’immodestia.
Ciro Esposito