Lettera aperta a Raffaele Traettino
Direttore dell’Archivio di Stato di Caserta,
Gentile Direttore,
oggi sulla pagina Facebook dell’Istituto culturale da lei diretto, è stato pubblicato il seguente messaggio: “Si avvisa l’utenza che le linee telefoniche sono momentaneamente non funzionanti. Per richieste e consulenze si prega di scrivere all’indirizzo as-ce@beniculturali.it. Gentile Direttore, dobbiamo evidenziare che la cosa non ci sorprende. Noi che seguiamo da anni le sciagure dell’Archivio, ne abbiamo visto di ogni colore e tipo. Lei dirà: un contrattempo può capitare a tutti! Finita la fase di chiusura imposta dall’emergenza ovid, oggi riaprono Archivi e biblioteche. In Italia… ma non a Caserta. Gentile Direttore, stiamo parlando di contrattempi che durano da 50 anni e non sono certo dovuti al caso. Vorrebbe cortesemente informarci sullo stato dei lavori dell’Emiciclo? Vorrebbe gentilmente riferire a che punto sono i lavori di adeguamento degli spazi ex Aereonautica a voi assegnati, in data gennaio 2016, all’interno della Reggia? Vorrebbe inoltre fornire ragguagli in merito all’affidamento al suo Istituto, secondo il piano commissariale, di nuovi spazi ex Aereonautica entro il 31 dicembre 2020? Siamo ansiosi di conoscere la sua voce e con la sua, quella dei suoi zelanti collaboratori. Possiamo sperare che lei ci offra questa strenna natalizia? Vede, gentile Direttore, in questi giorni, abbiamo appreso dalla pagina facebook dell’Archivio di Stato di Napoli, che sono stati ultimati lavori di ampliamento dei depositi. Lavori realizzati con cura, che permetteranno alle carte e agli studiosi, di trovare una adeguata accoglienza. Una notizia che non può che entusiasmarci. Per l’Archivio di Stato di Caserta, invece, le cose vanno malissimo e nonostante tante domande, non riusciamo a trovare alcuna risposta allo scempio ministeriale e alla inciviltà e disinteresse. La sede “provvisoria” dal 1972 di via Bersaglieri è ancora stabilmente occupata, con il canone di 200.000 euro annui e dal 2104 senza contratto, 48 anni a 200.000 fanno circa 10 milioni di euro! Neanche periodi di crisi quali stiamo vivendo, riescono a sfiorare e a sbiadire la buona sorte del proprietario del condominio di via Bersaglieri. Non ci pervengono notizie, di iniziative, di eventi. Il museo della Reggia è rimasto un sogno, eppure ci sarebbero tanti servizi da realizzare e tanti posti di lavoro da creare. Su una cosa la politica è concorde, nel fingere di non vedere e non sapere…destra, sinistra, centro e m5s continuano a tacere e a rendersi complici di uno scandalo infinito. Chi tace acconsente.
La redazione di Appia Polis