OSPEDALE MOSCATI, LA POLITICA DEL SILENZIO, IL POTERE, LA VENDETTA E LA CADUTA

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(f.n.) – Una vera fortezza il P.O. Moscati di Aversa, testa di ponte della città normanna e centro di potere…Il silenzio intramoenia ed extramoenia, regna sovrano ed incontrastato…ciò nonostante, contiamo sul decollo improvviso dei brusii che saranno indicativi del futuro, a margine della caduta della giunta Golia…La caduta…un altro mirabile atto di imperio delle nuove alleanze, il cui motivo ispiratore pare sia, ancora una volta, la vendetta, la vendetta ed ancora la vendetta, finché l’ultimo baluardo grazianeo rimarrà in piedi…finché non giunga infine un nuovo sindaco che sappia esaudire i giusti desiderata degli amici giusti e non si consenta lussi inauditi, come quello di firmare letterine sconsiderate, contro i sacrari della sanità e chi li sponsorizza… Davvero elegante ed assai costruttiva, ma soprattutto di razza, questa maniera di intendere la politica, che sembra procedere speditamente su un binario morto…ma non divaghiamo poiché ne avremo modo e tempo…e torniamo al piccolo sostanzioso potere del piccolo padre, all’interno del piccolo feudo del PO Moscati…Ce la va sans dire che non possiamo far altro che tacere, al di là di quei piccoli azzardi in cui indulgiamo, quando faticosamente trasuda qualcosa dalle segrete stanze ed eccolo lì… il prode Forleo che non demorde e si dimena e non si arrende all’evidenza, che registra il legittimo incarico di direttore della UOC di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale Moscati, della dottoressa Antonella Martinelli. Il dottore Francesco Forleo, ritualmente, lo troviamo impegnato nel tentativo di identificarci de facto, come portatori di menzogna… o peggio nel lasciare intendere di conseguenza, che ci saremmo adoperati per favorire una nomina illegittima, quella appunto della dottoressa Martinelli. Gran brutto affare dottor Forleo…la pratica dell’insulto gratuito è davvero deprecabile, soprattutto quando giunge e ti viene addosso a ondate trasversali. A prescindere che il PO Moscati è teatro da sempre, di rappresentazioni sceniche di rilievo, ricordiamo la originale legittimazione dell’istituto dello “scavalco” a favore del dottor Fattore, primario di Cardiologia al quale fu risparmiato il concorso pubblico, previsto dalla normativa, conferendogli direttamente un incarico definitivo…E nessuno fiatò e si continua a non fiatare…A sua volta, il Forleo che scalpita, ha dimenticato che si è trovato a gestire il reparto di Ginecologia, grazie ad una “carta” ereditata da un referente andato in pensione e che non era neppure un facente funzione? Tra l’altro, se volessimo disquisire sulla fiducia che un uomo, dovrebbe suscitare negli altri,  ci chiediamo con ambascia, quale fiducia possa ispirare a chicchessia,  un uomo che cambia partito con la stessa facilità, con cui si cambia d’abito …e come può, tra l’altro, avere dimenticato, il dottor Forleo, che la riduzione del numero di tagli cesarei, gli fu indirettamente imposta dalle indicazioni delle linee guida regionali?, deve essere stato un colpo micidiale per lui, fino a tre anni fa considerato un “cesarista” doc. Inoltre, non possiamo ignorare che il numero dei parti, sotto il suo regno, scese da 900 a 600.  Per quanto riguarda invece altre tipologie di interventi chirurgici, oncologici, resettoscopici, uroginecologici, onde evitare che qualcuno pensi che i numeri dichiarati, siano stati millantati, sarebbe opportuno fornire le prove della buona fede, esibendo gli atti che dovrebbero essere di assai facile consultazione. Comunque sia, sarebbe ora di finirla, a meno che non si decida di resettare il tutto e si ritorni ai tempi della rivolta contro di lui e ai tentativi indecenti di qualcuno, di convincere i denuncianti, a ritirare il tutto…Ecco… se decidessimo di continuare su questa strada polverosa ed assai accidentata, potremmo ricominciare dal primo tentativo andato a segno e ragionare sull’etica ed estetica dell’avvertimento, attraverso i secoli …Hasta la vista!