(f.n.) – Chiunque sia colui o colei che, dall’interno di un Ospedale, rispondendo al 118, che chiede un posto letto in Terapia Intensiva, per un paziente grave, dichiara, mentendo volontariamente, che non c’è disponibilità, non è un/a farabutto/a, ma è un/a criminale e deve essere arrestato/a. Punto! Poiché i posti letto sono gestiti dai referenti Covid, nominati dalle direzioni sanitarie degli Ospedali, e poiché, vivaddio, esistono le registrazioni, non dovrebbe essere una mission impossible, risalire alle persone che nella vicenda che sta tenendo banco in queste ore, hanno precise e chiare responsabilità. Poiché i numeri che si “danno” quotidianamente, destano qualche perplessità, in quanto il numero dei posti letto che risultano ufficialmente liberi e diponibili in TI, risulta in aperta contraddizione, con le file di ambulanze in attesa per ore, davanti agli Ospedali e con il racconto dei drammatici e rassegnati dietrofront e dei pellegrinaggi attraverso il territorio e le morti di conseguenza, il governatore De Luca avrebbe dovuto evitare di lasciarsi prendere la mano, dalla dialettica colorita e provvedere nell’immediato a promuovere un’indagine, sulla vicenda incresciosa di cui era venuto a conoscenza. Chiamare farabutto un ipotetico medico che non aveva intenzione di fare la “nottata”, significa non conoscere il sistema che lo stesso De Luca ha consentito ai suoi scherani di attivare…significa non sapere che non sono i Rianimatori a gestire i posti letto ma i “parenti stretti” in senso figurato, del suo entourage… e partire un’altra volta in quarta, distribuendo insulti a caso, ha semplicemente contribuito a scoprirsi quel quarto di fianco, che il governatore era riuscito, faticosamente, a salvare dalla grandinata di attacchi, che finirà con il sommergerlo. Tra i suoi fidi “consigliori”, possibile che neppure uno, abbia avuto il buonsenso di frapporsi tra lui ed il rischio concreto di una figura di latta e gli abbia detto: “presidé, fermati, non è il caso…sono i nostri, che gestiscono i posti letto”?. Decisamente i suoi attaches, se li togli dal giro nepotistico del “questo a me, questo a te e quello alla figlia de re…” mettendoli alla dura prova della logica e del ragionamento…risultano una vera autentica frana…a meno che non favoriscano lo sbaglio e la “sciuliata”…Ed anche su questo versante De Luca dovrebbe darsi una regolata…la stessa regolata che dovrebbe darsi nel corso dei suoi monologhi, quando annuncia gigantesche iniziative in materia di edilizia ospedaliera e non si accorge che nominare il Policlinico, equivale a spianargli la strada in uscita e quei sessanta milioni per un nuovo Ospedale di Sessa Aurunca, il cui stanziamento ha annunciato qualche giorno fa, sono gli stessi, la cui paternità si ricicla da tre anni, e che furono destinati a suo tempo, allo studio di fattibilità, per la costruzione di un ospedale che a occhio e croce, tra trent’anni avrà bisogno di un clone di Monsignor Nogaro per andare in funzione…ma che fino ad allora, potrà sempre contare su qualcuno pronto a infilarsi quattro penne di pavone sul deretano e a procedere paperiando e vaticinando aperture immediate…ma di cosa parliamo? Hasta la vista!