L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEI DATI

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Alessandro Capezzuoli 1 L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEI DATI           –        di Alessandro Capezzuoli    –       

Cos’è la realtà? Il dizionario definisce la realtà come la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente. Questo potrebbe significare che per descrivere interamente e precipuamente un fenomeno sia sufficiente osservarlo e accertarne l’esistenza sulla base della propria esperienza, senza bisogno di mettere in discussione l’interpretazione che ne viene data. Il problema è che, in molti casi, la descrizione della realtà non è reale, è un’opinione, e dipende dall’osservatore, dal suo senso critico e dalla sua capacità di analisi. In questo scenario, ognuno costruisce la propria realtà, facendo ricorso alla consapevolezza e alle img101 L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEI DATIconoscenze possedute. A chi verrebbe in mente di sostenere che la matematica è un’opinione? Se scrivessi che, sulla base della mia esperienza, per due punti passano tre rette, diverrei poco credibile e probabilmente molti lettori abbandonerebbero la lettura, reputandomi un incompetente: giustamente, peraltro. La questione è proprio in questi termini: la realtà è qualcosa che esiste o è più semplicemente un punto di vista? La scienza moderna, attraverso la teoria quantistica, prevede che una particella subatomica possa essere descritta attraverso l’insieme degli stati che è in grado di assumere e presume che, in mancanza di un’osservazione diretta, gli stati possano sovrapporsi e verificarsi contemporaneamente. Applicando per assurdo questa teoria al mondo reale, si può azzardare un parallelismo: se un uomo è in grado di correre e dormire, potenzialmente può correre e a dormire contemporaneamente… a meno che un osservatore non “misuri” e registri lo stato in cui si trovi l’uomo in un certo momento. Se questo approccio, valido per la descrizione dei fenomeni subatomici, fosse applicabile alla vita reale, sarebbe necessario mettere in dubbio il concetto di realtà e chiedersi: gli oggetti che conosciamo sono reali o assumono quello stato soltanto nel momento in cui li osserviamo? Il img89 scaled L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEI DATIsole, ad esempio, si trova esattamente in un certo punto o è là soltanto quando viene osservato? Rispetto a questa domanda, mi sento di rassicurare i lettori: il cosiddetto “realismo locale”, ovvero il principio di azione e reazione applicato alla realtà quotidiana, è in disaccordo con il teorema di Bell, quindi le ipotesi controintuitive della meccanica quantistica non trovano riscontro nella quotidianità. Come si fa, quindi, a descrivere la realtà che viviamo e a renderne oggettiva la descrizione? Esistono realtà locali che possono essere descritte attraverso leggi rigorose, per esempio la caduta di un grave, e realtà locali più sfumate, la cui descrizione può essere influenzata dal punto di vista e dalle interpretazioni personali.

* Funzionario ISTAT e responsabile osservatorio dati professioni e competenze Aidr