OSPEDALE SAN ROCCO, CARDIOLOGIA ALLO STREMO E MORETTA PRENDE APPUNTI…

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(f.n.) – Non riusciamo ad intravedere la luce in fondo al tunnel del PO San Rocco, né riusciamo a comprendere, in questo disastro organizzativo, quale sia l’obiettivo che si sono prefissati, sia la direzione dell’Asl, sia la parte politica di riferimento, nonché il massimo esponente politico del territorio aurunco, che impartisce gli ordini attraverso i vari emissari…Il povero Salvatore Moretta viene indottrinato dal missus dominicus, al sorgere del sole, appena mette la gentile zampetta, giù dal predellino della sua auto e quindi si reca a dare il via, in nome e per conto, alla sua faticosa ed intricatissima giornata. La decisione di spostare il Pronto Soccorso al primo piano e destinare le stanze originarie del Ps, a reparto transitorio, per pazienti Covid, ha determinato un caos indescrivibile, accentuando notevolmente i problemi di cui il San Rocco soffre da tempo, ai quali si aggiungono un numero notevole di dipendenti positivi al Covid 19. Risulta inoltre che la situazione drammatica della Uoc di Cardiologia Utic, più volta evidenziata, ma regolarmente passata sotto silenzio, oggi abbia raggiunto il punto di non ritorno. Corre voce che sia stata inviata al Ds Moretta e al direttore generale, dalla Uoc di Cardiologia, una nota in cui, nel richiamare ancora una volta l’attenzione della direzione generale sulle esigenze del reparto, si riferisce che su sei cardiologi in dotazione alla Uoc due siano positivi al Covid ed un terzo sia in attesa dei risultati del tampone. Diventa quindi assai problematico, assicurare l’assistenza dovuta ai pazienti ricoverati, nonché a quelli che si trovano nella Terapia Intensiva Cardiologica. Tuttavia non punge vaghezza, alla direzione generale dell’Asl di precettare cardiologi dal Moscati di Aversa, i cui equilibri vanno preservati e soprattutto non si può correre il rischio di contrariare il primario Fattore, oppure dal Melorio di Santa Maria Capua Vetere, che è stato destinato interamente ai pazienti Covid, per non parlare del PO di Marcianise, che appare come un territorio a sé, inalterabile e intoccabile…Insomma… tutti devono stare tranquilli e nessuno deve essere disturbato e se il San Rocco si arena sulle secche dell’altrui disinteresse, “ecchissenefrega”, giusto? Tra l’altro è appena il caso di evidenziare, come abbiamo fatto in diverse occasioni, che, non essendo il PO San Rocco un Ospedale Covid, diventa una mission impossible, reperire medicinali specifici per la cura dei pazienti Covid. La riflessione giunge spontanea e vorremmo condividerla…Nominare un direttore sanitario, non significa soltanto piazzare il delegato di fiducia, in un sito nevralgico del sistema, la qual cosa avrebbe addirittura un senso se lo sponsor avesse manifestato, nel tempo e con i fatti,  interesse per il sistema/territorio…Infatti l’interesse per le sorti di un luogo, presuppone la scelta intelligente del migliore sulla piazza da destinare alla gestione di quel luogo….o no?, in termini accessibili al volgo e al resto del mondo….se, nella direzione sanitaria del San Rocco vi fosse la persona giusta, prodotto di una scelta oculata, effettuata da chi tiene nel giusto conto, le sorti del territorio e dell’Ospedale…nel momento in cui costui, decide di organizzare un reparto Covid, sia pure transitorio, innanzitutto dovrebbe preoccuparsi di organizzare i rifornimenti dei medicinali giusti e quindi provevdere ad attrezzare nella maniera più confortevole possibile il reparto…In altri termini…cercheremo, per evitare equivoci interpretativi,  di fare un esempio calzante…Caro Moretta se la carta igienica dovesse mancare, al limite… ti infili un giubbino e ti rechi,  tu stesso,  nel supermercato di fronte a comprarla, ok? Lo stile da ultimo anno dell’asilo, senza master, pare sia d’obbligo. Ma, a quanto pare, per “scetarvi dal suonno” ce ne vuole…se manca la materia prima che si chiama semplicemente “coscienza”.  Non abbiamo alcun desiderio di polemizzare, sui soliti, piccoli, sudici meccanismi, oliati sempre e soltanto nella stessa identica maniera e secondo le stesse, identiche logiche di sempre…Quello che intravediamo è soltanto un bieco oscuro convoglio, che parte e si arresta senza fermate intermedie, senza risposte, senza alcuna sosta, che consideri la necessità di una riflessione logica su questa emergenza che, forse, per qualcuno non è altro che l’occasione fortunata per contrabbandare nella maniera migliore i soliti fischi per splendidi fiaschi. Hasta la vista!