CALENIA ENERGIA CHIEDE AMPLIAMENTO IMPIANTO SPARANISE

0

centrale calenia 300x144 CALENIA ENERGIA CHIEDE AMPLIAMENTO IMPIANTO SPARANISESPARANISE – Calenia Energia S.p.a. ha chiesto un ampliamento dell’impianto di Sparanise. Lo scorso luglio la multinazionale ha comunicato al Ministero dell’Ambiente la volontà di installare nello stabilimento casertano un ulteriore gruppo di generazione a ciclo combinato. “Una pessima notizia per un’area industriale con croniche carenze infrastrutturali, che attende da anni una bonifica profonda e che, dunque, tra ritardi e mala gestione offre sempre meno prospettive sul fronte occupazionale mentre si continua a parlare solo di centrali e rifiuti”, così Teo Lepore dell’Unione sindacale di Base (USB) di Caserta. “Pensare che la ex Pozzi– prosegue il sindacalista – era nata con i soldi della Cassa del Mezzogiorno proprio con l’idea di dare sviluppo e benessere ad una zona fino ad allora a prevalente vocazione agricola”.

Un sogno che si è trasformato in incubo quando gli impianti produttivi sono stati prima chiusi e poi smembrati, lasciando l’eredità di veleni industriali che oggi giacciono nel sottosuolo in attesa di una soluzione che non arriva. “Oggi siamo in una situazione disastrosa, con politiche che si dimostrano inadeguate: mentre si discute ovunque di riconversione verde, qui si autorizzano centrali turbogas con progetti vecchi di dieci anni come quello di Edison nelle campagne dell’Alto casertano. Ora anche Calenia chiede un ampliamento, speriamo che il Ministro Costa si esprima nel senso di bocciare questa richiesta”.

USB non ha dubbi: “come organizzazione sindacale pensiamo che sia necessaria una netta inversione di tendenza nelle politiche regionali e nazionali, che la bonifica della ex Pozzi possa e debba diventare la prima occasione per dare lavoro a un territorio che si sta spopolando e che una riconversione dell’area sia una prospettiva assai più convincente della sua trasformazione progressiva in una sorta di Cittadella privata dei rifiuti. Il fallimento delle politiche regionali in questo ambito sta di fatto favorendo il proliferare di impianti privati in un meccanismo perverso che mortifica i territori, inquina e devasta l’ambiente e non produce alcun beneficio se non per i soliti affaristi. La richiesta di ampliamento della Calenia è l’esatto contrario di quello di cui il territorio ha bisogno” concludono dal sindacato.