Il giorno 15 novembre #Casertadecide ha tenuto un’assemblea online sulla mobilità sostenibile nella nostra città. La premessa era quella di un’indagine conoscitiva della città che nei prossimi anni dovrà necessariamente cambiare. Sono diverse le esigenze di Caserta: servono infrastrutture e di maggiore attenzione verso le necessità dei cittadini. Precedentemente al dibattito è stato somministrato alla città un questionario sul tema, a cui hanno risposto oltre 600 cittadini. All’assemblea online hanno partecipato, tra Facebook e Zoom, quasi 100 persone.
Uno dei temi discussi è stato il trasporto pubblico, chiave di una mobilità sostenibile per il futuro. Per comprendere un’area di sensibilità più ampia e per proporre soluzioni adeguate, si è proposto di recuperare i dati sul trasporto casertano a partire dagli accordi Provincia e Regione. La carenza di infrastrutture non fa bene a Caserta e la penalizza dal punto di vista turistico: il turista infatti non si sentirà a suo agio in una città dove manca un trasporto pubblico preciso e con orari stabili.
Serve però anche un piano di mobilità sostenibile, quindi la promozione di spostamenti in bicicletta, a piedi ed intermodalità. Tra le proposte ci sono app per il bus già sperimentate in altre città. Il costo dell’autobus in molte città viene detratto dal fisco e potrebbe essere un’utilissima soluzione, all’incentivo dovrà accompagnarsi anche il disincentivo: rendere alcune aree per il parcheggio più costose può radicalmente ridurre l’uso della macchina.
Esperimenti di mobilità sostenibile nel casertano sono già presenti da molti anni, basti pensare al fenomeno “Piedibus” o al Bicibus di SMCV che possono avere un ruolo non solo nella città ma anche nell’educazione all’ambiente per le future generazioni di cittadini casertani.
Per favorire ed indirizzare il cittadino ad una mobilità sostenibile è necessario una riqualifica di alcune aree pedonali e ciclabili della città. Nonostante la conformazione del territorio di Caserta, al momento il Comune di Caserta non l’ha fatto e non esiste una strategia e per farlo si deve partire dalla volontà dei cittadini tramite un processo di partecipazione.
Per pensare a modelli di mobilità sostenibile ed infrastrutture necessarie serve guardare alle piste ciclabili intelligenti di Ferrara e di Rimini) e creare degli interscambi nell’area della stazione di Caserta.
Bisogna pensare ad un trasporto non inquinante che impieghi l’utilizzo di bus elettrici, magari con partenza da Via San Carlo, per limitare il traffico di autovetture private.
Caserta è una città di parcheggi e sarà utile eliminare molti parcheggi a raso rendendo il centro storico pedonabile, allargando la ZTL, incentivando l’utilizzo di parcheggi dismessi e creando poli di interscambio.
La questione mobilità sostenibile non può essere risolta solo dagli enti locali in maniera verticale: servirà una forte mano da parte dei cittadini ad indirizzare Caserta verso la sostenibilità.